Da applausi Ziliani: “Altro che Real, la juve insegue il Bate. Su Moggi e Calciopoli…”

Secondo Ziliani la Juve insegue il Bate, non il Real. La Serie A era un campionato d’élite poi arrivarono Moggi e Calciopoli…

PER ZILIANI LA JUVE INSEGUE IL BATE BORISOV

Paolo Ziliani ha pubblicato nel suo consueto editoriale sul Fatto Quotidiano, parla della Juventus.  Quello di Ziliani potrebbe sembrare un discorso irriverente, ma in realtà è estremamente razionale e reale. Ecco uno stralcio

Buone notizie per il calcio italiano: il Bate Borisov ha cominciato il suo cammino in Europa League vincendo 2-0 in casa del Vidi. Voi direte: che c’entra il Bate Borisov con le fortune del calcio di casa nostra? C’entra moltissimo: e ve lo spieghiamo subito. Dovete sapere che il Bate Borisov è il club campione di Bielorussia: nel 2017 ha vinto l’ultimo campionato (che là si chiama Vyšejšaja Liha) ma la cosa importante è che si è trattato del 12° titolo vinto consecutivamente. È dal 2006 che il Bate gioca in patria senza avversari. Il campionato è di una noia mortale ma al Bate non interessa perchè punta a entrare nel Guinness dei primati: ancora tre titoli e scavalcherà il Lincoln di Gibilterra e lo Skonto Riga di Lettonia che sono i club europei ad aver vinto il maggior numero di titoli nazionali consecutivi: 14.

LA SERIE A ERA UN CAMPIONATO D’ÉLITE

VOI DIRETE: d’accordo, ma continuiamo a non capire perchè il calcio italiano debba essere felice se il Bate Borisov si fa strada in Europa.

Seguiteci. Anche se nessuno lo dice, il calcio italiano sta andando in picchiata verso i livelli di Gibilterra, Lettonia e Bielorussia. La nazionale è precipitata al 20° posto del ranking mondiale appena sopra a Perù, Stati Uniti e Tunisia; e in quanto al campionato, la Serie A è diventata ormai un teatrino d’avanspettacolo dopo essere stata agli occhi del mondo, per un quarto di secolo (anni 80-90 e primi anni Duemila), una via di mezzo tra l’Opéra e il Metropolitan grazie alle esibizioni di Maradona, Zico, Falcao, Rummenigge, Gullit, Van Basten, Matthaeus, Platini, Ronaldo, Zidane, Kakà, per non parlare dei nostri campioni, da Totti a Buffon, da Baresi a Baggio, da Maldini a Del Piero, da Nesta a Pirlo.

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ARRIVARONO MOGGI E CALCIOPOLI

Nei dieci campionati degli anni 80 vinsero lo scudetto 6 club diversi, tra cui il Verona; negli anni 90 lo fecero in 4, tra cui la Sampdoria; dopodiché arrivarono Moggi e Calciopoli e nulla fu più come prima. Cinque scudetti all’Inter e uno al Milan prima della Restaurazione bianconera; e poi sette, e col prossimo faranno otto consecutivi, alla Juventus tornata in scena più maramalda che mai.

REAL? LA JUVE PUNTA A SUPERARE IL BATE

L’ultima Champions vinta da un club italiano risale al 2010 (Inter), la penultima al 2007 (Milan). Nonostante questo, i pifferai di regime continuano a cantare le gesta della Juventus che in realtà più che al Real Madrid sembra aver gettato il guanto di sfida al Bate Borisov che rischia di rendere vana, con la sua serie, la performance italiana del club di Andrea Agnelli. Che avendo vinto 2 Champions contro le 13 del Real Madrid, l’ultima 22 anni fa (nei promo di Sky vediamo ancora Ravanelli), punta in realtà a superare il Bate nel numero di “scudetti” consecutivi vinti.

LA JUVENTUS POTREBBE FARE IL COLPACCIO GRAZIE AL VITEBESK

E ALLORA: poiché nel campionato bielorusso il Bate è primo con svariati punti di vantaggio sul Vitebesk, l’auspicio è che vada il più avanti possibile in Europa League. Il dispendio di energie potrebbe favorire il sorpasso del Vitebesk e fermare a quota 12 la serie di “scudetti” consecutivi del Bate. Se così fosse, la Juventus potrebbe fare il colpaccio: tempo 4-5 stagioni e supererebbe il Bate con 13 scudetti vinti consecutivamente per poi dare l’assalto al Lincoln di Gibilterra e allo Skonto Riga di Lettonia e bruciarli a quota 15. Dopodiché, il calcio italiano entrerebbe nella Leggenda. E insomma: stringiàmci a coorte! E tutti insieme gridiamo: alè Juve! Ma soprattutto: alè Bate Borisov.

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