Violata ogni regola: peggiora la situazione della Lazio | Ora rischia la retrocessione

Lotito

Lotito - fonte lapresse - napolipiu.com

La Lazio sta vivendo una fase molto delicata dal punto di vista economico/finanziario. Si attendono sviluppi a breve.

Nonostante le rassicurazioni pubbliche di Claudio Lotito («noi non facciamo debiti»), la situazione economica della Lazio è tutt’altro che serena. La mancata qualificazione alle coppe europee ha pesato sulle casse biancocelesti, private di circa 30 milioni di ricavi previsti. La semestrale ha mostrato un utile minimo (600mila euro), con un peggioramento del debito finanziario netto e costi del personale elevati (87 milioni). Un contesto che complica la pianificazione del mercato estivo.

Il problema principale resta l’indice di liquidità: attualmente la Lazio è ferma a 0.3, ben al di sotto del parametro minimo di 0.8 fissato dalla FIGC. A peggiorare il quadro ci sono altri due parametri NOIF sforati (indebitamento e costo del lavoro), che impediscono al club di effettuare operazioni in entrata almeno fino a gennaio. Anche la possibilità di ricorrere a iniezioni di capitale o plusvalenze immediate appare limitata nel breve termine.

La FIGC ha introdotto nuove regole più flessibili (come lo squad cost rule e controlli Covisoc quadrimestrali), ma l’entrata a regime è prevista per il 2025. Lotito avrebbe provato ad anticipare l’adozione già da giugno, senza successo. Intanto, il mercato resta congelato, salvo cessioni importanti che possano sbloccare l’indice.

I circa 200 milioni di debiti in scadenza entro dicembre 2025 pesano come un macigno. Operazioni come il riscatto di Rovella (17 milioni) hanno inciso sull’attuale ingolfamento. La Lazio, per ora, è ferma ai box.

Il ritorno di Mussolini e le accuse di irregolarità

La Lazio ha ufficializzato il contro riscatto di Romano Floriani Mussolini dalla Juve Stabia, un’operazione che ha immediatamente sollevato polemiche. Dopo l’annuncio, qualcuno ha accusato il club di aver aggirato il blocco del mercato imposto dalla Covisoc, suggerendo irregolarità nella gestione delle trattative. Le voci critiche si sono concentrate sull’apparente contraddizione tra il vincolo federale e l’acquisizione del giovane terzino.

In realtà, l’operazione è perfettamente regolare. Il contro riscatto di Mussolini era già previsto da un accordo precedente, firmato prima che entrasse in vigore il blocco imposto dalla Covisoc. Si tratta quindi di una clausola contrattuale automatica e non di un nuovo investimento o di una trattativa successiva alle limitazioni. Un dettaglio decisivo, che chiarisce la posizione della società biancoceleste e ne tutela la correttezza amministrativa.

Claudio Lotito
Claudio Lotito – fonte lapresse – napolipiu.com

Una mossa programmata, non un’eccezione

L’accordo con la Juve Stabia era parte integrante dell’operazione originaria, e il suo esercizio non implica alcuna elusione delle norme vigenti. Anzi, rappresenta un esempio di come la Lazio stia agendo nel rispetto delle regole pur in un momento di forte pressione economica e regolamentare.

Il caso Mussolini dimostra che, pur con il mercato bloccato, la Lazio può onorare accordi già formalizzati. Non si tratta di una deroga né di una forzatura, ma di semplice applicazione di clausole già attive. Una precisazione necessaria per spegnere polemiche infondate.