Vieni, ti paghiamo bene anche qua: Koulibaly torna in Serie A | Grave sgarro al Napoli

koulibaly (wikipedia) - napolipiu
L’ipotesi è clamorosa e potrebbe cambiare gli equilibri del prossimo campionato: il colpo è pronto, ma ha un sapore amaro per una piazza intera.
C’è chi, lasciando l’Europa per i ricchi contratti dell’Arabia Saudita, sceglie di dire addio al calcio che conta. E poi c’è chi, come Kalidou Koulibaly, dimostra di non voler chiudere il sipario troppo presto. Nonostante un palmarès già pieno e un’età che spingerebbe molti a rilassarsi, il difensore senegalese continua a far parlare di sé. Per i risultati, per la leadership, e adesso anche per una possibilità che – se concretizzata – farebbe discutere a lungo.
Oggi guida la retroguardia dell’Al-Hilal, dominatore assoluto in Arabia Saudita. Ha vinto tutto: campionato, coppa e supercoppa. Ma non ha mai fatto mistero di considerare l’Europa, e soprattutto l’Italia, come casa.
A Napoli è stato ben più di un difensore. Capitano silenzioso, simbolo di orgoglio e appartenenza, Koulibaly ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del club partenopeo. Otto stagioni, due trofei, e una marea d’affetto che resiste anche ora che indossa un’altra maglia.
Eppure, qualcosa potrebbe cambiare.
Il presente da leader, il futuro da incognita
In Arabia Saudita ha ritrovato continuità e trofei. E lo ha fatto in un club, l’Al-Hilal, che punta sempre al massimo. La sua stagione è stata brillante, tra chiusure perfette e gol pesanti, proprio come ai tempi d’oro in Serie A. Anche con il Senegal è rimasto un punto fermo, portando la fascia da capitano con orgoglio, trascinando la nazionale nella storica vittoria della Coppa d’Africa 2022.
Ma nonostante i successi, c’è chi giura che Koulibaly stia valutando un ritorno nel campionato che l’ha reso grande. Una Serie A diversa rispetto a quella che aveva lasciato, ma che ora si sta rilanciando con progetti ambiziosi e nuove proprietà pronte a investire.
Una voce che scuote Napoli
Secondo alcune indiscrezioni, il Como – neopromosso in Serie A e sostenuto da un gruppo con ampie disponibilità economiche – avrebbe sondato il terreno. Un contatto iniziale, un’idea suggestiva: riportare Koulibaly in Italia, ma non a Napoli. E qui nasce la frattura emotiva.
Non si tratterebbe solo di un ritorno, ma di uno sgarro per una tifoseria che lo ha sempre considerato un figlio adottivo. Per ora è solo una voce, una possibilità che ha però già fatto rumore. Nessuna trattativa concreta, solo l’ambizione di un club che vuole stupire. Ma nel calcio moderno, le suggestioni di oggi possono diventare gli annunci di domani. E se davvero Koulibaly tornasse in Serie A con una maglia diversa da quella azzurra, il colpo non sarebbe solo sportivo. Sarebbe anche al cuore di un’intera città.