ULTIM’ORA F1: indagini approfondite sulla FIA | Accuse di conflitto di interesse

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Tra pioggia, caos e incidenti a Miami, il weekend di Formula 1 si accende anche fuori dai box: un nome noto nel motorsport potrebbe scuotere le alte sfere.
Il Gran Premio di Miami ha offerto uno spettacolo degno di Hollywood, tra meteo incerto, safety car e colpi di scena continui. Un weekend a dir poco movimentato, dove non è mancato nulla: dalla sprint bagnata alla gara ricca di incidenti e lamentele, fino alle polemiche post-corsa. Ma al centro del dibattito non c’è solo il tracciato della Florida: sullo sfondo, si apre una questione molto più delicata che coinvolge i vertici della FIA.
Lewis Hamilton, terzo nella Sprint Race ma solo ottavo in gara, ha difeso il circuito: “Penso che ogni anno venga migliorato. Non cambierei nulla di fondamentale.” Il sette volte campione del mondo, oggi in Ferrari, ha sottolineato come Miami rappresenti un’esperienza diversa ma sempre stimolante.
George Russell, ora volto centrale della Mercedes, ha appoggiato il pensiero del suo ex compagno di squadra: “Il tracciato è strano, quella parte stretta non ci piace, ma fa parte del gioco. Non vuoi che tutte le piste siano uguali. È una corsa incredibile.” Il britannico ha evidenziato l’evoluzione positiva dell’evento anno dopo anno.
Dello stesso parere Nico Hülkenberg, che ha invece scherzato su un altro tema: il traffico. “Il problema è l’orario. Le 16:00 è un po’ tardi. E quest’anno hanno tagliato il budget per le scorte della polizia… riportatele, per favore!”, ha detto ridendo il tedesco della Haas, ricordando i fasti degli anni passati con arrivi scortati al paddock.
Miami, tra euforia e polemiche
Nonostante gli apprezzamenti generali, restano i dubbi su alcune criticità logistiche e sulla sicurezza in pista, specialmente con il meteo variabile. L’Autodromo Internazionale di Miami è stato disegnato per lo spettacolo, ma le insidie restano: asfalto scivoloso in caso di pioggia, muretti a ridosso delle curve e una sezione lentissima che spezza il ritmo.
Tra emozioni forti e scelte discutibili, il pubblico americano continua però a rispondere in massa. E intanto, mentre le vetture sfrecciano, dietro le quinte si muovono pedine pesanti.
Possibili ripercussioni in F1
La notizia che scuote il paddock arriva da Motorsport.com: Carlos Sainz Sr., leggenda del rally e padre del pilota della Williams, starebbe valutando la candidatura alla presidenza della FIA per le elezioni di dicembre. Un’eventualità che solleva dubbi pesanti sulla trasparenza, vista la presenza attiva del figlio in Formula 1.
Un’eventuale elezione del due volte campione del mondo rally (1990 e 1992) alla guida della federazione aprirebbe scenari delicati: si può davvero garantire imparzialità se il figlio è ancora in griglia? Il tema del conflitto d’interesse si fa strada tra gli addetti ai lavori, con indiscrezioni su controlli interni e pressioni da parte di alcuni team. Con una stagione ancora lunga davanti e la battaglia per il titolo più aperta che mai, la F1 si ritrova a dover gestire non solo le sfide in pista, ma anche un potenziale terremoto politico.