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Un dramma improvviso ha scosso il futsal brasiliano e l’intero movimento sportivo giovanile. Luis Felipe Gomes de Jesus, 20 anni, ha perso la vita dopo essere precipitato dal tetto dell’hotel che ospitava la sua squadra, impegnata nella Coppa brasiliana di futsal Under 21, una delle competizioni più prestigiose dedicate ai giovani talenti del Paese. La tragedia si è consumata a Recife, nello Stato di Pernambuco, proprio nel giorno conclusivo del torneo.
Secondo una prima ricostruzione diffusa dai media locali, il giovane atleta sarebbe inciampato accidentalmente, perdendo l’equilibrio e cadendo in una zona dell’edificio di difficile accesso. Sul posto sono intervenuti immediatamente vigili del fuoco, forze dell’ordine e personale sanitario, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. La polizia ha avviato un’indagine per chiarire con esattezza la dinamica dell’accaduto.
Conosciuto da tutti come “Gamy”, Luis Felipe indossava la maglia numero 10 ed era il capitano del CEF Caratoira, club con sede a Vitória, nello Stato di Espírito Santo. Nonostante la giovane età, era considerato un leader tecnico e umano, un punto di riferimento per compagni e staff, apprezzato per il carisma, la serietà e il forte senso di responsabilità.
La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nel futsal brasiliano. Se ne va una promessa dello sport, ma soprattutto un ragazzo ricordato da chi lo conosceva per il sorriso, la dedizione e la passione autentica con cui viveva il campo e lo spogliatoio. Una tragedia che colpisce l’intero movimento e riporta al centro il valore umano dello sport, oltre ogni risultato.