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L’assoluzione di Acerbi per il caso con Juan Jesus scatena l’indignazione dei tifosi stranieri, che bersagliano il calcio italiano di accuse di razzismo.
L’assoluzione di Francesco Acerbi dopo le accuse di razzismo verso Juan Jesus non è passata inosservata a livello internazionale, scatenando un’ondata di sdegno e critiche nei confronti del calcio italiano da parte di tifosi stranieri sui social network.
La vicenda sembrava limpida fin dalle prime immagini di campo, con le scuse pubbliche di Acerbi che avevano alimentato i sospetti su un’offesa a sfondo razzista. La successiva assoluzione ha dunque lasciato molti dubbi e perplessità.
E sono stati proprio i tifosi non italiani a far sentire più forte la loro voce indignata, puntando il dito contro quella che reputano essere “la Lega più razzista d’Europa”. Alcuni dei commenti più duri: “Nulla di nuovo, la Lega più razzista d’Europa” oppure “Acerbi ha ammesso la frase razzista ma questa è la Serie A, di cosa ci sorprendiamo?”
La rabbia dei tifosi stranieri sembra derivare anche da una precisa percezione del calcio italiano come un ambiente particolarmente incline a episodi di razzismo e discriminazione. “Qualcuno davvero si aspettava una sanzione per razzismo in Italia?” si chiede ironicamente un utente.
Questa ondata di critiche e accuse, arrivate da tifosi di ogni nazionalità, rappresenta un duro colpo per l’immagine internazionale della Serie A e del movimento calcistico italiano. Un stigma difficile da scrollarsi di dosso, alimentato ancora una volta da una gestione controversa di un caso delicato come quello di Acerbi-Juan Jesus.
Le autorità calcistiche italiane non possono permettersi di sottovalutare la portata di queste accuse di “razzismo istituzionalizzato”. Se davvero si vuole recuperare credibilità agli occhi del mondo, episodi come questo vanno affrontati con la massima serietà e fermezza, prima che la reputazione dello sport più amato nel Belpaese venga irrimediabilmente compromessa.