Io apro, i commerciati protestano contro le chiusure. Tafferugli a Montecitorio, ferito un poliziotto -VIDEO-

Tafferugli scoppiati in piazza Montecitorio tra la polizia, i commercianti – ristoratori che chiedevano le riaperture.

Durante la manifestazione IO APRO, sono scoppiati tafferugli  in piazza Montecitorio tra manifestanti e polizia. I commercianti e ristoratori chiedevano le riaperture.  Negli scontri sarebbe rimasto ferito un poliziotto. La polizia ha effettuato una carica quando i manifestanti hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine.

Secondo quanto si apprende dall’Ansa, “Siamo imprenditori, non delinquenti”. È quanto urlano ai megafoni in piazza Montecitorio i commercianti e ristoratori che manifestano chiedendo riaperture. Al grido “libertà”, decine di persone si sono avvicinate al cordone delle forze dell’ordine con le mani alzate, intonando cori e chiedendo di potersi avvicinare a Palazzo Chigi. In piazza si alternano momenti di tensione a slogan contro il governo.

Si sono vissuti momenti di tensione in piazza a Roma davanti Montecitorio per la protesta dei ristoratori. I manifestanti, molti senza mascherina, hanno forzato le transenne nel tentativo di occupare la piazza davanti al Parlamento. Pochi minuti prima la piazza aveva ascoltato il comizio di Vittorio Sgarbi, che si è unito alla protesta contro le chiusure e i divieti.

I maggiori media italiani, stanno minimizzando l’accaduto, imputando a questo a quell’esponente politico i motivi della rivolta. I realtà la motivazione è politicamente “scorretta” per una certa stampa, la gente è allo stremo e comincia a ribellarsi alle imposizioni perchè mimano direttamente la vita quotidiana. il Lavoro è un diritto costituzionalmente sancito come la salute, ma se per preservare la salute la gente è costretta a buttare anni di sacrifici dalla finestra e non aver più di che vivere, scatta la scintilla.

Il governo dovrebbe fare di più molto di più sia per chi è impegnato nella lotta al Covid, medici, infermieri etc sia verso chi sta perdendo tutto.

“Ormai lavoro per un euro all’ora. Gli investimenti di una vita erano nel mio bar”. Lorena, 62 anni, è in lacrime e in ginocchio davanti al cordone della polizia alla manifestazione dei commercianti a Montecitorio e ad un certo punto uno degli agenti si accovaccia vicino a lei per consolarla ed aiutarla a rialzarsi.

Sono qui per me e per i miei figli. Noi siamo come voi – dice la donna agli agenti – Non siamo negazionisti vogliamo solo lavorare e poter riaprire“. Lorena, che ha “investito tutti i suoi soldi nel suo bar a Bologna aperto 15 anni fa” spiega che la sua è disperazione: “ero qui per una protesta che non perdesse il rispetto delle istituzioni, io ci credo ancora ma dovete ascoltarci”, dice dimostrando forza nonostante le lacrime dietro gli occhiali.

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