STADIO SAN PAOLO ADDIO AI SANTINI. ULTIMATI I PRIMI LAVORI IN VISTA DELLA CHAMPIONS . I GIOCATORI NON POTRANNO SALUTARE PIÙ’ I BEATI.
Di: Walter Medolla CdM
Una vicenda che sembrava non avere mai fine quella del restyling dello stadio San Paolo. Un tira e molla lungo tra Comune e Calcio Napoli condizionato anche e soprattutto dalla questione della convenzione tra palazzo san Giacomo e la società guidata da Aurelio De Laurentiis. Dall’apparente sinergia, alle dichiarazioni sulla costruzione di uno stadio nuovo da 20mila posti, la querelle è stata, in parte, archiviata quando il Comune ha chiesto e ricevuto un mutuo per la ristrutturazione dal Credito sportivo. Venticinque milioni di euro. Con i lavori alla zona stampa e spogliatoi, ha inizio la ristrutturazione Prossimi lavori in estate.
LAVORI IN VISTA DELLA CHAMPIONS
Tra le novità assolute il nuovo ingresso della squadra in campo, che non avverrà più dal lato della curva B, ma dalla nuova passerella posta al di sotto della tribuna autorità. Operai ancora a lavoro per installare le scalette che dal ventre del San Paolo porteranno i giocatori sul terreno di gioco. Un cambiamento all’«europea» che dovrebbe essere adottato già dal prossimo impegno casalingo contro la squadra di Zinedine Zidane e diventare fisso. Addio, quindi, al saluto «sotto al curva» prima di rientrare negli spogliatoi, con tanto di balletto sulle note di «un giorno all’improvviso».
SAN PAOLO ADDIO AI SANTINI
Addio anche ai «santini» che molti giocatori baciavano prima dell’ingresso in campo: le immaginette di san Gennaro, della Madonna del Rosario e della Vergine Maria dovranno trovare un’altra collocazione, magari qualche calciatore chiederà di ricollocarle nei pressi del nuovo ingresso, questione di fede e scaramanzia. Se ne dispiacerà qualche nostalgico del calcio che fu, ma quelli realizzati al San Paolo dall’amministrazione comunale erano interventi necessari, utili a tamponare una situazione che non era più sostenibile.
I veri e propri lavori di ammodernamento e ristrutturazione prenderanno il via in estate quando anche gli altri settori dello stadio saranno interessati dal lavoro di tecnici e operai, per una spesa complessiva superiore ai 25 milioni di euro.