Mihajlovic?: #noSinisa
Boris Sollazzo, Giornalista cinematografico e sportivo, ha pubblicato uno splendito editoriale, ecco quanto evidenziato da Napoletanosinasce.com.
Il calcio per me è passione, vita, felicità. E’ confermare Benitez e crederci ancora, nel suo sogno. Ma, lo abbiamo capito, non succederà: e pur ringraziando lo spagnolo, lo vedrò andar via amareggiato per averlo visto mollare sul più bello.
E allora è difficile immaginare di entusiasmarsi con Sinisa Mihaijlovic. Esattamente il contrario di Don Rafè.
Difficile non pensare alle sue simpatie per il fascismo razzista, a quell’amicizia con la tigre Arkan, al sostegno a una guerra infame (e da sloveno so di cosa si parla). Lo so, non c’entra nulla con il calcio, tutto questo, e infatti sono di larghe vedute.
Se ci avessero comprato i Savoia, come parecchi anni fa qualcuno ci ha fatto credere, sarei diventato monarchico, ve lo assicuro. E ho sopportato mister che non riscuotevano la mia simpatia.
Ma qui siamo oltre, quando è troppo è troppo. E poi, francamente, Sinisa non è José Mourinho.
Nel suo curriculum c’è un decimo posto con il Catania, metà campionato con la Sampdoria ad alti livelli (e l’altra metà a dimostrare quanta strada debba ancora fare per diventare grande), una comparsata piuttosto avvilente a Bologna chiusasi con un esonero com’è avvenuto pure a Firenze, dopo aver fatto vedere la peggior Viola dell’era Della Valle.
Infine nessuna partita europea e un’avventura con la Serbia senza infamia e senza lode.
Insomma, Aurelio, come lo giri giri, in Serbo per noi l’ex laziale ha ben poco. E allora, sapendo che ogni tanto ci leggi, provo a darti qualche consiglio. Se leggevi e accontentavi Mazzarri con le sue liste, puoi far felice anche me.
Fermo restando, lo sai, che mi tatuerò il tuo viso sul braccio, come Diego ha fatto con Che Guevara, se mi porterai Marcelo Bielsa. E nel frattempo, sarò franco, farò la guerra all’erede designato: #noSinisa …. meritiamo di più.
Marcelo Bielsa: sarebbe l’uomo che ci porterebbe a un ciclo di vittorie straordinario. Cazzuto e appassionato, capace di attaccare al muro i giocatori come molti sognano che possa fare Sinisa e di insegnare calcio e vita come Rafa.
Bilbao e Marsiglia ci assicurano che l’ambiente napoletano lui non solo saprebbe domarlo, ma probabilmente nel giorno di riposo dopo la partita di campionato riuscirebbe anche a sconfiggere la camorra.
Ama il gioco d’attacco ma sa come blindare una difesa, ha un’oratoria meravigliosa e un carattere di ferro, è un intellettuale e allo stesso tempo un sergente di ferro. Il fatto che lo chiamino il Loco depone a suo favore: solo un pazzo potrebbe venire in una città dove vinci due coppe e ti danno del fallito, del ciccione, dell’incompetente.
Presidente, prendimi Bielsa, e non sarò un vedovo di Rafa. Prendimi Bielsa e fagli un quinquennale. Prendi Bielsa e non te ne pentirai, tra l’altro vi adorere(s)te.
E lui non ti parlerebbe di tirar fuori il business plan. Al massimo di tirar fuori gli attributi.
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