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Calcio Napoli

Silenzi e quella notte da favola: «Napoli-Milan? Tifo azzurro»

NAPOLI – La Supercoppa Italiana riporta alla memoria una delle notti più iconiche della storia azzurra. Era il 1° settembre 1990 quando Andrea Silenzi debuttò con il Napoli firmando una doppietta e un assist nel clamoroso 5-1 inflitto alla Juventus. Un’esordio da sogno che, a distanza di oltre trent’anni, resta inciso nella memoria collettiva. A rievocarlo è lo stesso Silenzi, intervistato da Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, alla vigilia della nuova edizione del trofeo.

«Rivedo la folla straripante del San Paolo, la febbre che si avvertiva per strada, uno stadio pieno», racconta Silenzi alla Gazzetta dello Sport, ripercorrendo quella serata diventata simbolo. All’epoca aveva 24 anni, arrivava dalla Reggiana in Serie B e si ritrovò catapultato in una squadra popolata da fuoriclasse assoluti, con Maradona a guidare il gruppo e di fronte una Juventus ricca di campioni come Baggio e Schillaci.

Secondo quanto ricostruisce Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, quella Supercoppa rappresentò per Silenzi la scoperta definitiva di cosa significasse Napoli: «Una vittoria strepitosa nella partita dell’anno, quella che accende la città». Un trionfo che però non trovò continuità in una stagione complessa, segnata anche dall’addio di Maradona, ma che lasciò all’attaccante un ricordo indelebile di umanità e passione.

Oggi Silenzi vive lontano dai riflettori del calcio giocato. Come racconta ancora alla Gazzetta dello Sport, segue poche partite intere e ha intrapreso con successo la strada dell’imprenditoria immobiliare. Frequenta lo stadio soprattutto per suo figlio Christian, attaccante del Cjarlins Muzane, che segue con discrezione per evitare pressioni e imbarazzi.

Guardando all’attualità, Silenzi non ha dubbi su chi sostenere a Riyadh: «Spero e credo che la Supercoppa la vinca il Napoli». Un legame mai spezzato con la città e con quell’esperienza azzurra che continua a emozionarlo. Napoli-Milan è anche una sfida dal sapore personale, ma l’amicizia con Massimiliano Allegri non scalfisce il tifo: «Lui è sportivo, non si arrabbia se dico che tifo Napoli», confida Silenzi a Giordano sulla Gazzetta dello Sport.

Infine, da attaccante a attaccante, la scelta su chi osservare con maggiore attenzione nella Supercoppa: «La batteria offensiva è ricca, ma dico Hojlund. Mi piace il suo rapporto con il gol e la capacità di affondare». Parole che uniscono passato e presente, in una competizione che continua a evocare notti leggendarie.

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redazione