Cultura Napoletana

Sgarbi a Napoli: « davanti a tanta bellezza vi sentirete storditi»

Vittorio Sgarbi a Napoli presenta la mostra di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta: « davanti a tanta bellezza vi sentirete storditi»

di:Stella Cervasio Repubblica

Sgarbi a Napoli per presentare la mostra di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta “I Tesori nascosti. Tino di Camaino, Caravaggio, Gemito” l’ha fatta così: telefonando nella notte a presidenti di fondazioni bancarie e privati che gli avevano mostrato le opere d’arte che avevano in casa.

Con una memoria da elefante, Vittorio Sgarbi si ricorda tutto. Nel bene e nel male, ha un inventario di migliaia di opere in testa. Il progetto è dare un assetto di luogo di mostre alla Pietrasanta, chiesa sfortunata, per anni officina di motociclette, uno dei tanti tesori di Napoli riscoperti.

E Sgarbi, trovati sponsor e creati eventi per i prossimi mesi, la fa restare aperta anche di notte, fino alle 23, questa mostra che lui chiama “museo”: 150 quadri e sculture dal XIII al XX secolo, tra cui la “Maddalena addolorata” «che spero sia autografa di Caravaggio», dice Sgarbi «e che era un tesoro nascosto appartenente agli eredi dello scultore Bernini di Roma. Come quello, invisibili, ci sono decine di opere non esposte prima in musei e luoghi pubblici.

« davanti a tanta bellezza vi sentirete storditi», dice lo storico dell’arte ex allievo di Federico Zeri e grande affabulatore come lui. La loro “bellezza” naturalmente varia. Un insieme di opere che, dicono i materiali della mostra, arrivano da privati: 62 sono quelle provenienti dalla fondazione Cavallini Sgarbi che lo stesso Sgarbi ha dedicato a sua madre.

Ed ecco alcune delle opere esposte: si va da una testa di maestro federiciano del 1250 fino a un autoritratto di Antonio Ligabue. Tanti gli autori non napoletani, da Paolo Veronese a Guido Reni, da Tiziano e Ribera e Guercino fino a de Pisis, De Chirico e Morandi, e poi “napoletani” come Mattia Preti, Luca Giordano, Solimena, Cammarano, Mancini, Notte, Viti.

Di Tino di Camaino c’è un “San Giovanni Evangelista” (1328-1335). Di Gemito “Lo scugnizzo e il ritratto di Fortuny

Una mostra che attrarrà visitatori: il Natale a Napoli ha mille risorse, da Mauri al Madre a Spinosa a Villa Pignatelli. Conscio di questa generalizzata sete di arte, Sgarbi farà esporre al Madre il 28 dicembre la Natività di Caravaggio che Messina e la Regione Sicilia gli hanno offerto in prestito. In questo citando una iniziativa, prima in Italia, di Raffaello Causa che Sgarbi ha rievocato per il Cretto di Burri esposto a Capodimonte nel ‘78 accostandolo alla Flagellazione di Caravaggio.

Grande attenzione anche in serata, all’illuminazione della Pietrasanta, che fra qualche mese godrà di un progetto illuminotecnico completo offerto dall’azienda campana Selav. Tra gli ospiti, il musicista Giovanni Allevi. Il complesso del decumano maggiore ha avuto un restauro da 1 milione e 300mila euro del Grande progetto Unesco e 800 mila euro raccolti dalla Associazione Pietrasanta a cui il cardinale Sepe ha concesso la chiesa in comodato d’uso.

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