Faccio molta fatica a comprendere certe scelte. Accettare un trasferimento al Napoli ci vuole coraggio e maturità, questo è vero, perchè la piazza azzurra non è quella felsinea, ma soprattutto da queste parti si lotta per obiettivi nobili e no di certo per una salvezza tranquilla. Però nel caso di Simone Verdi, ci è voluto più coraggio ad accettare di rimanere al Bologna. Le scelte, per quanto possano essere incomprensibili, vanno comunque accettate e rispettate. Dell’esterno bolognese si è parlato troppo in queste settimane, come solita usanza ad ogni trattativa, questo e quel giornale ricamano puntate su puntate, tante da far diventare un’operazione di mercato stressante, estenuante e snervante (visto l’esito finale), oltre ad una solita telenovela.
Il Napoli voleva Verdi, e l’offerta era seria e consistente. Insomma, a Bologna non ci siamo andati con una borsa di noccioline ‘sopravvissute’ dal recente periodo natalizio. Ma l’offerta accontentava tutti. Eppure dopo tanta esitazione, alla fine c’è stato il dietrofront del calciatore. Paura o la voglia di terminare la stagione al Bologna per poi cercare una sistemazione a lui gradita nel prossimo mercato estivo? Rispetto la volontà di Simone Verdi, ma vorrei il potere di scoprire quale decisione avesse preso il ragazzo, qualora la squadra offerente fosse stata la Juventus o l’Inter. Avrebbe risposto lo stesso “No, grazie. Non me la sento di lasciare il Bologna”? Ho i miei dubbi…
Non verremo mai a conoscenza della verità sulla trattativa, magari tra qualche mese uscirà fuori qualche retroscena che prenderemo con la giusta considerazione, ma oggi volendo analizzare il tutto, diciamo che il problema non stava nemmeno su un ipotetico minutaggio che (non) gli si veniva garantito, perchè Verdi è stato un nome fatto da Sarri, pertanto questo dovrebbe bastare a far capire di quanta considerazione godesse. E poi, non esiste nessun club e nessun tecnico, specie lì in cima alla classifica, che garantisce il posto da titolare ad un calciatore. E’ una mancanza di rispetto per chi già c’è, ed è deleterio sotto il profilo mentale.
Alla fine ci siamo persi quindici giorni di mercato per ricevere un rifiuto da Simone Verdi. Ci può stare anche questo, d’altronde la telenovela Soriano di qualche anno fa ci ha allenato piuttosto bene. Il Napoli però oggi non deve fare l’errore di ‘mettersi l’anima in pace’, e deve fiondarsi sul mercato per cercare nuovi calciatori in grado di rinforzare la rosa. Verdi o no, c’è un’impresa da raggiungere, una missione da portare avanti, e se al termine della stagione fioriranno rose, oltre che a festeggiare potremmo dire al ragazzo del Bologna: “Guagliò, e che te si perz!!!”