Senza Champions hai fallito: Marotta prepara il benservito a Inzaghi | Messo in preallarme un altro tecnico

Inzaghi (interlive) - napolipiu

Inzaghi (interlive) - napolipiu

Inter-Psg non è solo una finale: potrebbe essere anche l’ultima panchina per l’attuale allenatore nerazzurro.

Tutto in novanta minuti. Forse centoventi. O magari una serie infinita di rigori. È lì che si deciderà non solo il destino europeo dell’Inter, ma anche quello del suo condottiero, Simone Inzaghi. La finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain è molto più che una partita: è una resa dei conti, l’atto finale di una stagione che ha messo in luce tanto le qualità quanto i limiti dell’attuale guida tecnica nerazzurra.

L’Inter arriva a questo appuntamento forte di uno scudetto dominato, di una rosa competitiva e di un’identità di gioco consolidata. Meriti, tanti. Ma il vero traguardo, il più ambito, resta quella coppa che in Viale della Liberazione manca dal 2010. Ed è proprio su quel fronte che si gioca tutto.

Il Paris Saint-Germain, dal canto suo, non è meno affamato. Anche i francesi inseguono da anni la Champions come fosse un’ossessione. Mbappé, alla sua ultima gara in maglia parigina, vuole salutare con una coppa in mano. Luis Enrique sogna il bis dopo il trionfo con il Barcellona del 2015. E allora sarà battaglia vera, spettacolo assicurato.

Ma in casa Inter, le riflessioni sono già iniziate. Perché se è vero che Inzaghi ha costruito una macchina da guerra in Italia, è altrettanto vero che in Europa gli è sempre mancato qualcosa. E Marotta, che ragiona da manager d’élite, potrebbe non accontentarsi più.

Questione di obiettivi e aspettative

L’ultima finale europea persa contro il Manchester City aveva alimentato comunque fiducia. Quest’anno, però, ci si aspettava il passo successivo. La sensazione è che, se la Champions dovesse sfuggire ancora, il ciclo di Inzaghi potrebbe concludersi.

Non ci sono rotture o tensioni, ma una valutazione fredda e aziendale. L’Inter è ormai un club con ambizioni internazionali solide, e l’impressione è che la proprietà voglia un tecnico con pedigree europeo. Marotta, in questo senso, ha già sondato alternative. Il nome più caldo? Massimiliano Allegri. Liberato dalla Juventus, è un tecnico esperto, tatticamente flessibile e con esperienza in finale di Champions. Un profilo che piace. Ma c’è un ostacolo: il Napoli.

Allegri (lapresse) - napolipiu-2
Allegri (lapresse) – napolipiu-2

Il bivio

Aurelio De Laurentiis lo avrebbe già contattato. Dopo l’addio di Calzona e la deludente stagione post-Scudetto, il presidente azzurro è pronto a rilanciare con un tecnico di primissimo piano. Allegri, al netto delle divergenze avute con la Juve, resta un top allenatore e sarebbe intrigato dall’idea di ricostruire partendo da una piazza calda e passionale.

La partita, insomma, si gioca su più tavoli. In campo ci sarà il trofeo più importante del calcio europeo per club. Ma fuori, nelle stanze del potere, si decideranno le prossime mosse. E il risultato di sabato sera potrebbe cambiare tutto.