Feltri: “Napoli città disorganizzata. Vittoria Scudetto? Non la caricherei troppo di valori retorici”

Il direttore editoriale di Libero ha espresso la sua sullo Scudetto del Napoli e altri temi

Il direttore di Libero, Vittorio Feltri, in un’intervista a Tuttosport, si è soffermato su diversi temi tra cui lo Scudetto del Napoli.

Vittorio Feltri non le manda a dire. Il direttore di Libero, in un’intervista a Tuttosport, torna sulle sue precedenti parole, attacco da parte di diversi opinionisti e giornalisti dicendo:

“Non me ne frega niente. Io sono abituato ad essere attaccato e per la verità anche lodato. Non si può piacere a tutti. Enzo Biagi, che era mio amico, mi diceva sempre: guarda che non si può andare con tutte le donne di questo mondo… Però ci si può portare avanti! Io ho un po’ questa visione delle cose. Il giornalismo palloso mi dà fastidio, se non hai un pizzico di senso dell’umorismo, come diavolo fai?”. 

Feltri si è poi soffermato sulla vittoria dello Scudetto da parte del Napoli: 

“A me ha fatto piacere che il Napoli vincesse lo Scudetto. La vittoria dà ottimismo a questa città che socialmente è disorganizzata. Vedo una squadra di calcio che invece è organizzatissima e questo mi ha fatto piacere. Ma mi fermo lì, non caricherei troppo questa vittoria di valori retorici”.

Feltri ha terminato la sua intervista soffermandosi su come è nato il tifo per l’Atalanta: “Ricordo la finale di Coppa Italia del 1963. Io avevo vent’anni e l’Atalanta giocò contro il Toro. C’erano giocatori stupendi, come Domenghini. Ero a San Siro e devo dire che mi divertii come un pazzo. Gioivo come un fanciullo. Quello è un episodio indimenticabile. Poi mi hanno entusiasmato gli anni di Gasperini”.

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