Schira: “Il vero errore del mercato del Napoli è Lindstrom. Sbagliare un acquisto a quelle cifre è un dolore”

L’analisi di Nicolò Schira sulla difficile stagione di Lindstrom e le sue implicazioni per il Napoli.

Il giornalista e esperto di mercato Nicolò Schira ha sollevato un interessante dibattito riguardo al calciatore Jesper Lindstrom, arrivato la scorsa estate dall’Eintracht Francoforte. In un’intervista esclusiva con “Napolità”, Schira ha analizzato il difficile percorso del giocatore nel contesto della stagione attuale.

Schira non ha esitato a dichiarare che, secondo lui, il vero errore di mercato del Napoli è stato l’acquisto estivo di Lindstrom, un giocatore che finora ha avuto un impatto limitato sul campo. “Il vero errore del mercato del Napoli è stato fatto in estate con Lindstrom, non gioca mai. Onestamente mi ero fatto l’idea che Garcia non lo vedesse, a volte degli allenatori prendono delle fisse, ma con Mazzarri è la stessa cosa,” ha affermato Schira.

Il giornalista, noto per le sue analisi incisive, ha espresso il sospetto che Lindstrom possa non incidere durante gli allenamenti, portando a speculazioni sulle ragioni dietro il suo scarso rendimento in campo. “Allora mi viene da pensare che negli allenamenti non incide. Un giocatore che in Bundesliga aveva fatto bene, pagato 25 milioni e sbagliare un acquisto a quelle cifre è un dolore,” ha aggiunto Schira.

Ma il mistero intorno a Lindstrom non si esaurisce qui. Schira ha sottolineato il fatto che, nonostante le difficoltà del giocatore, il club ha rinnovato anche il contratto di Politano. “Però, al di là di questo, è stato rinnovato anche Politano, alla peggio lo rimetti sul mercato in estate e probabilmente in Germania una squadra la può trovare”.

Infine ha detto: “Il discorso di Lindstrom, ribadisco, è misterioso. Evidentemente ci sta mettendo del suo. Spesso succede, quando un’annata è storta, non tutti hanno la capacità caratteriali di reagire, si perdono. Un esempio è De Ketelaere, l’anno scorso era impresentabile in Serie A, quest’anno non è un fenomeno, ma un buon giocatore a Bergamo”.

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