Scandalo scommesse, Corona: “La fonte? Lo zio di un ex calciatore dell’Inter”

Il re dei paparazzi, Fabrizio Corona, ha rivelato nuovi dettagli sullo scandalo scommesse che ha coinvolto Fagioli e altri giocatori.

Nell’ultima intervista esclusiva rilasciata al Corriere della Sera, Fabrizio Corona ha gettato ulteriore luce sullo scandalo delle scommesse che ha scosso il calcio italiano. Secondo l’ex re dei paparazzi, ben cinque o addirittura sei squadre sarebbero coinvolte nel giro di scommesse illegali che per ora hanno visto protagonisti Fagioli, Zaniolo, Tonali e Zalewski.

“Quante squadre di calcio sono coinvolte? Cinque sei. I nomi? Non posso farli altrimenti vengo indagato”.

La svolta nelle indagini è giunta quando la polizia ha sentito Fabrizio Corona come persona informata sui fatti. Dopo l’interrogatorio, gli agenti si sono recati a Coverciano per consegnare l’avviso di garanzia a Tonali e Zaniolo. Secondo Corona, questo sviluppo è avvenuto grazie alle informazioni fornite da “Dillinger”, con la polizia che avrebbe aspettato il termine della partita dell’Italia prima di agire.

“Non sarebbero mai andati lì se Dillinger non avesse fatto i nomi. Loro li sapevano ma avrebbero aspettato la partita dell’Italia. Stiamo facendo praticamente due inchieste parallele. Questa è la prima volta che lavoro con la Procura diciamo non da infame, ho fatto sette anni di galera…”.

L’aspetto più sorprendente della rivelazione di Corona riguarda la fonte delle sue informazioni. Si tratterebbe dello zio di un ex calciatore dell’Inter, squadra allenata in passato da Mourinho. Questo misterioso individuo è anche un amico intimo di Mario Balotelli, un legame che ha scioccato lo stesso calciatore.

“Dirò tutto al programma di Nunzia De Girolamo, subito dopo la partita. Faremo altri nomi e sveleremo la nostra fonte delle notizie… è lo zio di un ex calciatore dell’Inter di Mourinho, amico intimo di Mario Balotelli. Mario è un mio amico, è venuto tante volte qui da me, era scioccato dalle prove che gli ho dato”.  Tutto verificato? “Tutto verificato… martedì manderemo l’intervista e faremo altri nomi… un po’ per volta”.

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