Maurizio Sarri su Atalanta-Napoli. L’allenatore degli azzurri ai microfoni di Sky Sport, commenta piacevolmente soddisfatto la vittoria contro l’Atalanta di Gasperini. Il tecnico interrogato anche su Mertens e sui buu a koulibaly. il colpo di scena: Sarri rivela: “E’ vero ho chiamato Verdi…”
Mediaset in malafede, polemiche mirate su gol di Mertens e l’uscita di insigne, ma ignora il razzismo su Koulibaly e la bottiglietta in campo.
De Laurentiis si complimenta con la squadra su Twitter
Sarri su Atalanta-Napoli
“Vincere qua ci dà gusto, perché ci hanno sempre messo in difficoltà, ci dà gusto perché sappiamo di aver fatto felici i nostri tifosi”
La partita
“Partita diversa perché abbiamo preparato il match in maniera particolare in fase difensiva”
Su Mertens
“Mertens ha avuto un piccolo calo ma credo sia fisiologico e poi nelle ultime partite ha fatto sempre bene, quindi sapevo che il goal sarebbe arrivato”
Sul calendario
“Vedendo il calendario ha tutte partite abbordabili, diciamo che per la Juve sono tutte abbordabili. Sul calendario: “Vedendo il calendario la Juventus ha gare abbordabili e questo potrebbe metterci pressione. Errore mastodontico della Lega il fatto che giochiamo sempre dopo. Si poteva un attimo mediare, o giocare in contemporanea o far giocare qualche partita dopo a noi. Si è verificata in buonissima fede sicuramente, ma un minimo di dubbio sulle capacità di chi dovrebbe decidere queste cose mi viene”.
Sul comportamento di Insigne
“Normale, perché non avete le telecamere in settimana. Io e Lorenzo litighiamo 3 o 4 volte a settimana, sono cose normali. Ci arrabbiamo e subito finisce lì”.
Sui cori razzisti a Koulibaly
“Gli è passata l’arrabbiatura. Ci sono più forme di razzismo, la più fastidiosa è quella che succede a Koulibaly, ma anche il ‘Terroni, terroni!’ per 90 minuti non è piacevole”.
Sull’esterno da acquistare
“In questo momento qualche alternativa ci farebbe comodo, ma possiamo pensare che se il rientro di Milik è vicino possiamo sfruttare anche Dries da esterno in qualche situazione di partita. Mi piacerebbe molto dedicare tutto il mio tempo e le mie energie alla squadra, senza perdermi in cose su cui posso influire di meno”.
Sul rifiuto di Verdi
“L’ho chiamato perché il club mi aveva detto di avere un accordo col Bologna. Io non voglio sapere niente, se non che tra le motivazioni che aveva per il ‘no’ ci fossi io. Mi ha detto di no e allora era libero di fare ciò che vuole”.
Sul contratto
“E’ un falso problema. I contratti hanno un valore relativo, nel senso che questo è un mestiere in cui ci vogliono cuore, anima e sentimento. Si può parlare del contratto dentro queste caratteristiche, senza di queste non avrebbe significato. In questo momento non mi interessa né della clausola né della scadenza, tra due o tre mesi ci ricontreremo io e De Laurentiis. Non ci saranno grandi stravolgimenti”.