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Salisburgo-Napoli, Ancelotti fa ancora la differenza, l’ha vinta contro tutti

Salisburgo-Napoli, l’ha vita Ancelotti. Il tecnico di Reggiolo ha indirizzando positivamente il percorso europeo del Napoli.

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Salisburgo-Napoli, l’ha vinta Carlo Ancelotti. Il tecnico al centro di molte critiche ha portato a casa i tre punti, in uno stadio, Red Bull Arena,  che non vedeva la sconfitta dal 2016.
La vittoria di Ancelotti a Salisburgo è stata celebrata sulle pagine del Corriere dello Sport, da Ivan Zazzaroni. Il direttore del quotidiano sportivo ha voluto dedicare un focus all’impresa del Napoli e del suo allenatore:

Ancelotti vince Salisburgo-Napoli

“L’ha vinta Ancelotti. Lui solo. La sua logica, il suo fiuto, il suo buonsenso, la sua esperienza hanno prevalso sul calcio e sulle convinzioni dei tecnici del prima e del durante.

Carlo si è preso una soddisfazione immensa, una delle tante, indirizzando positivamente il percorso europeo del Napoli che per la prima volta nella sua storia ha conquistato almeno sette punti nelle prime tre partite della fase a gironi.

Per giorni abbiamo raccontato un Salisburgo che non perdeva in casa da tre anni e del suo attacco da paura.

Novantatre minuti dell’Ancelotti più ispirato e di un Mertens formidabile e tante domande (“perché Lozano subito?, perché non lo toglie all’intervallo?, e Insigne fuori?, e Milik, quello della doppietta?”) hanno ricevuto la risposta più convincente, quella del risultato.

Proprio poche ore dopo l’ammissione del presidente, che rispondendo a una domanda sul possibile interesse del Napoli per Ibra aveva parlato di “desiderio e non di una semplice suggestione”.

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De Laurentiis ha  poi aggiunto: “non entro nelle scelte tecniche di Carlo ma questa sera gioca Milik: è una certezza”. Nella serata che avrebbe potuto cambiare i destini in Champions,  Ancelotti ha puntato su chi aveva visto meglio, il belga e il messicano che uno sopra l’altro non arrivano a Haland.

Quasi una sfida involontaria, la sua, certamente una decisione ispirata dal principio che aveva esposto alla vigilia (“a scegliere non sono io, ma il campo: sono solo un osservatore”) oltre che dall’esigenza tattica di infoltire il centrocampo per provare ad arginare la spinta di un avversario che nel coraggio e nella rapidità dei suoi attaccanti ha le armi più efficaci.

Ancelotti salisburgo-napoli

Mertens,  ha così raggiunto e superato quota Maradona e adesso vede Hamsik,  degli eccezionali interventi di Meret mi sa che scriveremo tanto e tanto a lungo: se Taglialatela ce lo permette, Batman is back.

Di Insigne che “accetta le decisioni del mister”, beh, possiamo anche cominciare a discutere. Senza trascurare il particolare che la partita l’ha risolta lui”.

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