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L’ex ct analizza la Serie A dopo quindici giornate: equilibrio in vetta, difetti evidenti e una corsa al titolo ancora tutta da scrivere
Lo scudetto è una questione apertissima. Inter, Milan e Napoli guidano la classifica, con la Roma subito alle spalle, pronte a contendersi un titolo che non ha ancora un padrone. Arrigo Sacchi osserva, valuta e pesa le forze in campo. Un’analisi lucida e senza sconti, raccolta da Andrea Schianchi per la Gazzetta dello Sport.
«Mi fa piacere che non ci sia un padrone – spiega Sacchi – perché l’incertezza è il sale delle emozioni. Però mi aspetto qualcosa di più sul piano del gioco. Vedo ancora troppa discontinuità di rendimento nelle tre squadre di testa», sottolinea l’ex commissario tecnico, come riportato dalla Gazzetta dello Sport.
La Roma può inserirsi nella corsa? «Nulla lo vieta – osserva Sacchi – c’è tempo e molto dipenderà anche dal mercato di gennaio». Ma il giudizio sulle prime quindici giornate è netto: «Più che mostrare la loro forza, Inter, Milan e Napoli hanno fatto vedere i loro difetti. E questo ne ha inevitabilmente condizionato il cammino», analizza Sacchi nell’intervista firmata Andrea Schianchi sulla Gazzetta dello Sport.
Capitolo Inter. «Pesa tantissimo il fatto che non abbia vinto nessuno scontro diretto. Ha perso il derby, ha perso a Torino contro la Juventus e a Napoli. E anche in Champions, dopo un buon avvio, è stata sconfitta da Atletico Madrid e Liverpool, due avversari pesanti». Un limite che, secondo Sacchi, i nerazzurri devono superare per fare il salto definitivo.
Il Milan, invece, sorprende. «Rispetto alla passata stagione è migliorato – spiega Sacchi – Allegri ha dato struttura e mentalità. Ma perché tanti punti persi contro squadre di medio-basso livello? Mancanza di attenzione e concentrazione. L’allenatore ha ancora molto da lavorare, soprattutto sulla fase difensiva», come evidenziato ancora da Andrea Schianchi sulle colonne della Gazzetta dello Sport.
Il Napoli campione d’Italia inciampa spesso, ma le ragioni sono chiare. «La rosa è migliorata ed è più ampia rispetto allo scorso anno – osserva Sacchi – però gli infortuni sono stati tantissimi. E parliamo di assenze pesanti come Lukaku e De Bruyne. Gli alti e bassi della squadra di Conte li spiego così: troppe defezioni e poca abitudine al doppio impegno campionato-Champions».
Qual è, allora, la squadra che convince di più? «Il Napoli, quando gioca bene, è quella con lo stile più europeo. L’Inter ha un attacco micidiale ma in difesa traballa un po’. Il Milan è concreto, secondo le idee di Allegri, ma forse manca qualcosa davanti». Se fosse una classifica “estetica”, Sacchi non ha dubbi: «Napoli primo, Inter seconda, Milan terzo».
E sul vincitore finale? «Nemmeno Nostradamus riuscirebbe a indovinare oggi – conclude Sacchi – però il Napoli, se recupera in fretta gli infortunati, mi sembra quella più avanti. L’Inter deve crescere contro le grandi, il Milan resta un’incognita, anche se ha il vantaggio di non giocare le coppe», conclude Sacchi, intervistato da Andrea Schianchi per la Gazzetta dello Sport.