La Croazia ha sempre un certo ascendente su di me. Una vera comitiva di talenti quella croata, e qualcuno ‘rischia’ anche di diventare un campione. L’Argentina invece, ha la rosa da poter recitare una bella parte in questo mondiale, ma il timore di sciogliersi come neve al sole, è abbastanza alto. Dopo il grande exploit degli ultimi europei, l’Islanda fa il suo esordio in un mondiale. Girone duro per la Nigeria, che comunque cercheranno di sfruttare l’effetto sorpresa, ingrediente che ad un mondiale non manca mai. Il gruppo D, esordirà Sabato 16 Giugno, alle ore 15 con la sfida tra Argentina-Islanda. Teatro dell’incontro l’Otkrytiye Arena, stadio dello Spartak Mosca.
L’ Otkrytiye Arena (nella foto sotto) ha una capienza di 45 mila spettatori. Di proprietà della LukOil (una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo) è gestito dallo Spartak Mosca
Presentiamo le quattro nazionali del Girone D
Argentina
Cammino a dir poco altalenante nelle qualificazioni per la Seleçion guidata da Jorge Sampaoli. Il Pass per Russia 2018 è arrivato in extremis, con la vittoria per 3-1 sul campo dell’Ecuador, chiudendo così la propria classifica al terzo posto, evitando lo spareggio. Diciassettesima partecipazione ad un mondiale, rassegna che peraltro vinta due volte (1978 e 1986). Il c.t. Jorge Sampaoli, è sulla panchina argentina dal 2017, dopo l’esperienza col Siviglia. Ma prima dell’esperienza nella Liga, è stato per quattro anni selezionatore del Cile, con il quale ha vinto una Coppa America nel 2015, battendo in finale proprio l’Argentina. C’è un bel pò di Serie A nella lista dei 23: il romanista Fazio, il granata Ansaldi, la coppia d’attacco della Juventus Higuain e Dybala, e il milanista Lucas Biglia. La grande star è Leo Messi che proverà a smentire le voci secondo le quali non lo vedrebbero protagonista con la maglia della nazionale addosso. Ma occhio anche ad Aguero, e al ‘parigino’ Angel Di Maria. Grande potenziale offensivo, forse il migliore di tutto il Mondiale. Staremo a vedere se daranno conferma i fatti.
Croazia
Quinto Mondiale consecutivo per i croati, a testimonianza del fatto che il calcio in Croazia è cresciuto molto negli ultimi anni. Ma non chiamatela matricola, potrebbero non prenderla bene i vari Modric, Rakitic e Mandzukic. Dicevamo della quinta partecipazione consecutiva alla più grande manifestazione mondiale dedicata alle nazionali. Da segnalare un terzo posto nel mondiale del 98, il più grande risultato mai raggiunto fino ad oggi per i croati. Guidati da Zlatko Dalic, ex centrocampista dell’Hajduk Spalato, che non possiamo definire un fulmine di guerra in fatto di esperienza internazionale, avendo una carriera alle spalle trascorsa tra campionati croati, albanesi e sauditi. La lista dei 23 comprende, tra i tanti, il portiere Subasic, estremo difensore del Monaco, il blucerchiato Ivan Strinic e il capitano della Lokomotiv Mosca Vedran Corluka in difesa. Ma è dalla cintola in sù che la Croazia offre il meglio di sè, con i madridisti Modric e Kovacic, il centrocampista del Barcellona Ivan Rakitic, e gli ‘italiani’ Badelj e Brozovic. In attacco tre conoscenze della nostra Serie A, come Mandzukic, Kalinic e Perisic. Che dire… Occhio a loro. Potrebbero giocare un brutto scherzo in questo Girone D.
Nella foto il madridista Luka Modric, fresco vincitore della Champions League edizione 2017/2018 (la quarta della sua carriera). Nel suo palmàres, vanta anche tre Supercoppe Uefa, e tre Coppe del Mondo per Club (tutti trofei vinti con la maglia del Real Madrid)
Islanda
Una delle due nazionali esordienti di questo mondiale in Russia. Nazionale che ha raccolto le simpatie degli sportivi durante l’Europeo 2016, dove ha raggiunto i quarti di finale, grazie anche ai loro calorosissimi tifosi. Guidata da Heimir Hallgrìmsson, già c.t. nel 2016 e con una discreta esperienza nel calcio femminile. E’ in nazionale dal 2011, dove ha ricoperto il ruolo di vice per due anni, per poi diventare commissario tecnico nel 2013. Curiosità: Nel 1996, Smàri Gudjohnsen (ex calciatore di Chelsea e Barcellona), fa il suo debutto in nazionale sostituendo il padre Arnor in un’amichevole contro l’Estonia, entrando così nella storia del calcio dato che mai, prima di allora, un padre e un figlio avevano giocato entrambi in una stessa partita internazionale. Si qualifica al Mondiale grazie al primo posto del proprio girone di qualificazione, arrivando dinanzi alla stessa Croazia. Nella lista dei 23 che andranno in Russia, spicca la presenza di Halfredsson (attuale calciatore e trequartista dell’Udinese) e dell’ex Pescara oggi all’Aston Villa Birkir Bjarnason. Con l’attacco guidato da Alfred Finnbogason, si cercherà di raggiungere una più che mai storica qualificazione agli ottavi.
Nigeria
Alla loro sesta qualificazione ad una fase finale del Mondiale. Considerata tra le nazionali più forti del continente africano, avendo vinto tre edizioni della Coppa d’Africa, e avendo raggiunto per tre volte gli ottavi di finale della Coppa del Mondo. Il Pass per la Russia arriva grazie al primo posto nel proprio girone di qualificazione. Guidata dal tedesco Gernot Rohr ex bandiera del Bordeaux, squadra dove cui ha militato per ben dodici stagioni. Ha tanta esperienza per il ruolo di commissario tecnico, e tutte su panchine di nazionali africane come Gabon, Niger e Burkina Faso. Guida la Nigeria dal 2016. Nella lista dei 23 convocati, troviamo alcune ex conoscenze del calcio italiano come l’ex Torino Obi, l’ex Lazio Onazi, e l’ex attaccante di Udinese e Cesena Ighalo. Ma la vera stella resta Obi John Mikel, ex centrocampista del Chelsea. In attacco occhio all’esterno dell’Arsenal Alex Iwobi e al ‘crotonese’ Nwankwo Simy.