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Restyling del san Paolo. Meno posti in Curva A. Ancora gelo comune -De Laurentiis. I lavori saranno completati entro il 2019.
Scrive il Mattino
C’è il via libera dell’Avvocatura:la Napoli Servizi società interamente del Comune, sarà la stazione appaltante per i lavori allo stadio San Paolo. Nel portafogli della società guidata da Andrea De Giacomo ci sono 25 milioni in più, quelli del mutuo fatto dal Comune con il Credito sportivo, che ora potranno essere spesi per far partire la seconda fase del restyling dello stadio. A partire dall’installazione dei bagni e dei nuovi sediolini almeno per un settore da fare entro l’inizio della prossima stagione agonistica almeno questo è l’obiettivo.
I nuovi sediolini “Azzurri” dovrebbero riguardare il settore delle curve, in particolare la Curva A. Si tratta dei settori con minore capienza circa 8000 posti destinati a calare atteso che i sediolini sono più grandi di quelli attuali e quindi occuperanno più spazio. L’obiettivo che Palazzo San Giacomo si è prefissato-e passa comunque per un confronto con il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis è quello di dare un segnale pure alla Uefa che questi lavori li ha in pratica imposti.
Resta invece il grande gelo tra Comune e Società sportiva calcio Napoli, infatti, la spinosissima questione della convenzione fra le parti per l’utilizzo della struttura di Fuorigrotta, è al palo, ferma, bloccata ormai da due anni, sintomo di rapporti certo non idilliaci fra le parti.
Il Comune ha presentato la sua proposta che prevederebbe una convenzione ponte che durerà il tempo dei lavori allo stadio, a seguire proporne una a De Laurentiis molto più lunga per un uso più o meno esclusivo dell’impianto. Se si chiude un patto Comune De Laurentiis allora il patron potrebbe decidere di investire sul San Paolo e tornare all’antico progetto di eliminare la pista di atletica, dopo le Universiadi, e avvicinare gli spalti al rettangolo di gioco. Recentemente in un aintervista a Il Mattino il patron al riguardo è stato esplicito:
«A Napoli – ha dichiarato – devo aspettare che maturino certe opportunità per decidere se trasformare il SanPaolo in uno stadio modello, con tutti gliostacoli burocratici che ne deriverebbero, o se invece costruire un nuovo impianto, per esempio a Bagnoli, una volta effettuata la bonifica».
Il nuovo volto del San Paolo sarà svelato – tuttavia – solo nel 2019 data entro la quale tutto il restyling dovrà essere ultimato.