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Calcio Napoli

Repubblica: “Napoli, un 2025 da incorniciare: scudetto, Supercoppa e ora l’esame Cremona”

Il bilancio del Napoli è già ampiamente in attivo. Come racconta Marco Azzi su la Repubblica Napoli, il 2025 degli azzurri sta per chiudersi con due trofei di enorme prestigio in bacheca: il quarto scudetto della storia del club, conquistato a maggio, e la Supercoppa Italiana appena sollevata a Riad. Una doppietta storica, riuscita in precedenza soltanto nell’era di Diego Maradona, che certifica un anno solare straordinario per la squadra di Antonio Conte.

A rendere ancora più significativo il cammino del Napoli c’è il dato dell’imbattibilità interna: 385 giorni senza sconfitte al Maradona, trasformato in un vero e proprio bunker negli ultimi dodici mesi e mezzo. Un fortino quasi inespugnabile, come sottolinea ancora Marco Azzi su la Repubblica Napoli, che però convive con una fragilità evidente lontano da Fuorigrotta.

Il tallone d’Achille della stagione resta infatti il rendimento esterno. Dal mese di settembre in poi i campioni d’Italia hanno incassato sette sconfitte fuori casa, quattro in campionato e tre in Champions League, compromettendo in più di un’occasione il cammino stagionale. Proprio per questo, la trasferta di Cremona rappresenta l’ultima occasione per interrompere la tendenza negativa prima del passaggio di testimone al 2026.

Gli azzurri arrivano allo Zini con il morale alto dopo i successi contro Milan e Bologna in Arabia Saudita, vittorie che – seppur in campo neutro – hanno in parte cancellato le delusioni di Lisbona e Udine. Un segnale di inversione di tendenza che, come evidenzia la Repubblica Napoli, ora va consolidato anche in campionato.

La posta in palio è pesante. Il Napoli insegue al terzo posto e guarda da vicino Inter e Milan, principali rivali nella corsa scudetto. Più che il simbolico titolo d’inverno, in Lombardia si gioca una fetta importante di credibilità e continuità, finora mancata. Conte, come spesso accade, ha vissuto la vigilia in silenzio, concentrato su un’emergenza che non è ancora del tutto rientrata.

Restano infatti indisponibili De Bruyne, Gilmour, Anguissa, Meret, Beukema e Lukaku. L’olandese non è stato convocato per un leggero infortunio, mentre Big Rom prosegue il lavoro atletico a Castel Volturno. In attacco toccherà quindi a Lucca dare eventualmente manforte ai protagonisti di Riad, Neres e Hojlund, oggi le certezze offensive dei campioni d’Italia.

Abbondano invece le soluzioni in difesa e sulle corsie laterali, con almeno tre ballottaggi aperti: Buongiorno o Juan Jesus, Spinazzola o Olivera (con Gutierrez sullo sfondo) e Lang o Elmas. L’unico reparto davvero sotto pressione è il centrocampo, dove McTominay e Lobotka sono chiamati ancora agli straordinari. Non è esclusa, però, la conferma in blocco dell’undici che ha vinto la Supercoppa.

La condizione fisica sembra in crescita e Conte confida che le fatiche del viaggio a Riad non presentino il conto. A Cremona, inoltre, il Napoli potrà contare su un’arma in più: circa 3.000 tifosi al seguito, con il ritorno in trasferta anche dei residenti in Campania dopo due mesi di restrizioni. Un sostegno che potrebbe aiutare gli azzurri a scrollarsi di dosso il tabù esterno.

Chiudere il 2025 con un altro segnale forte lontano dal Maradona significherebbe trasformare scudetto e Supercoppa non solo in trofei da celebrare, ma in una spinta decisiva per affrontare il 2026 da protagonisti assoluti, come sottolinea ancora Marco Azzi su la Repubblica Napoli.

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redazione