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È una notte che pesa, una resa dei conti sportiva e psicologica. Come racconta Marco Azzi su Repubblica Napoli, il Napoli arriva alla sfida con la Roma con l’urgenza di rimanere aggrappato al treno scudetto e di dare continuità ai successi contro Atalanta e Qarabag, che hanno già contribuito a dissipare la crisi. Ma all’Olimpico incombe il vero tabù della squadra di Conte: il mal di trasferta, ostacolo che gli azzurri devono necessariamente superare.
Secondo quanto analizzato da Marco Azzi sulle pagine di Repubblica Napoli, lontano dal Maradona il Napoli ha collezionato numeri poco incoraggianti: cinque sconfitte esterne in stagione (Milan, Torino, Bologna, Manchester City e PSV), appena tre vittorie e un rendimento che ha trovato ossigeno solo nelle prestazioni interne. Un limite che pesa alla vigilia della sfida al vertice, con la Roma in testa da sola dopo 12 giornate e pronta a sfruttare uno stadio schierato quasi interamente in giallorosso, complice il divieto di trasferta per i residenti in Campania.
A complicare il quadro, come ricorda ancora Marco Azzi su Repubblica Napoli, c’è l’emergenza infortuni che ha decimato soprattutto il centrocampo. Alle assenze di De Bruyne e Anguissa si è aggiunta quella di Gilmour, che si sottoporrà a intervento chirurgico a Londra e resterà fuori per almeno un mese e mezzo. Conte si affida così al 3-4-2-1, modulo che ha già dato risposte confortanti: Lobotka e McTominay saranno chiamati agli straordinari, con Elmas come alternativa e il giovane Vergara pronto all’occorrenza.
Il recupero di Spinazzola — come evidenziato da Marco Azzi su Repubblica Napoli — rappresenta l’unica buona notizia della vigilia, mentre si allungano i tempi per rivedere in campo Lukaku. In attacco, però, Conte può contare sul tridente Neres–Lang–Hojlund, supportato da Politano e Lucca. In difesa confermato Olivera, dato che Gutierrez resterà fermo almeno un’altra settimana.
Gli azzurri hanno preparato la gara nel silenzio imposto da Conte, partendo in treno verso Roma dopo aver ricevuto il sostegno dei tifosi a Castel Volturno. L’emergenza limita le rotazioni, ma non le ambizioni: all’Olimpico il Napoli deve trasformare le difficoltà in carburante, perché in palio c’è la vetta.