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«Basta, torniamo subito a casa, qui c’è troppo smog». La voce di una madre in piazza degli Artisti racconta meglio di qualsiasi dato lo stato di Napoli in questi giorni. Doveva essere una passeggiata ai mercatini di Natale di via Luca Giordano, è diventata una ritirata forzata. La scena è una delle tante raccolte da Mariella Parmendola su la Repubblica Napoli, che descrive una città soffocata dal traffico, dallo smog e da un caos ormai quotidiano.
Al Vomero la situazione è fuori controllo: via Bernini completamente bloccata, clacson continui, scooter che sfrecciano tra le auto ferme. «Prima di Natale diventa impossibile, anche chi arriva a piedi non si ferma più per un caffè», racconta un dipendente di un bar con i tavolini in strada. Rumore, smog e tensione allontanano clienti e residenti, come riporta Mariella Parmendola sulle colonne di la Repubblica Napoli.
Ingorghi ovunque e divieti ignorati
La mappa degli ingorghi si allarga a via Aniello Falcone, dove si moltiplicano le auto in divieto di sosta, nonostante la presenza delle pattuglie della polizia municipale. In troppi sfidano controlli e regole pur di parcheggiare. Ma il problema non riguarda solo il Vomero. Come sottolinea la Repubblica Napoli nell’articolo firmato da Mariella Parmendola, Napoli vive giorni difficilissimi per la mobilità in tutta la città.
A peggiorare la situazione, nell’ultimo weekend prima di Natale, contribuiscono anche i furgoni impegnati nello scarico merci per negozi e ristoranti, spesso in doppia fila. All’inizio di via Toledo, intorno alle 14, un’ambulanza resta intrappolata nel traffico nei pressi di piazza Dante. Scene simili si ripetono in via Manzoni, dove mezzi di soccorso diretti all’ospedale Fatebenefratelli faticano a passare. Un infermiere è costretto ad affacciarsi dal finestrino per chiedere spazio, mentre intervengono i vigili urbani in motocicletta.
Ore perse nel traffico
Nel pomeriggio lunghe code paralizzano chi dalla zona ospedaliera tenta di raggiungere Chiaia. Criticità costanti anche in via Acton, confermando il quadro tracciato da Mariella Parmendola su la Repubblica Napoli: una città che indossa la “maglia nera” del traffico tutto l’anno, subito dopo Roma e insieme a Milano.
A certificare il problema è anche un’indagine della società statunitense Inrix, citata da la Repubblica Napoli, secondo cui nel 2025 ogni automobilista napoletano ha trascorso in media 43 ore negli ingorghi, un’ora in più rispetto al 2024. «Va sempre peggio», racconta Giovanni, 32 anni, impiegato, fermo all’uscita della galleria Vittoria. «Per tornare a San Giovanni ci metto ore. A dicembre è impossibile».
Attesa per il clou e timori per martedì
Le difficoltà aumentano anche verso l’autostrada, soprattutto dopo le 16. «Per percorrere via Galileo Ferraris fino al casello serve più di un’ora», racconta una funzionaria di banca in attesa dell’autobus davanti alla stazione centrale. E il peggio, avverte Mariella Parmendola su la Repubblica Napoli, deve ancora arrivare.
Oggi e domani sono attesi i flussi maggiori dal resto della regione per lo shopping natalizio, ma martedì — antivigilia di Natale — si preannuncia come la giornata più critica. In città passerà la Fiamma Olimpica, con la chiusura al traffico, dalle 15.45, di una vasta area che va da viale della Resistenza, attraversa corso Umberto e arriva fino a piazza Plebiscito, dove alle 19.30 è prevista la cerimonia conclusiva.
Il prefetto Michele Di Bari ha già convocato una riunione con tutte le istituzioni coinvolte per coordinare le misure di sicurezza e il piano di viabilità predisposto dal Comune. Ma, come conclude la Repubblica Napoli nel racconto firmato da Mariella Parmendola, l’effetto paralisi sul traffico appare difficile da evitare.