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Mentre l’arrivo di Kevin De Bruyne ha acceso l’entusiasmo dei tifosi, il Napoli lavora con la stessa intensità anche sul fronte delle cessioni. Un’attività fondamentale per snellire l’organico e finanziare nuovi innesti, che vede impegnato in prima linea il direttore sportivo Giovanni Manna. Come raccontato da Marco Azzi su la Repubblica – edizione Napoli, l’elenco dei giocatori fuori dal progetto tecnico conta ben undici nomi, destinati a lasciare la squadra prima del ritiro in Trentino.
Il caso più spinoso è ancora quello di Victor Osimhen. La sua partenza è una telenovela che si trascina da un anno: il tentativo di piazzarlo in estate è sfumato, così come quello invernale, tanto che a gennaio è stato Kvaratskhelia a lasciare Napoli per fare cassa. Prestato al Galatasaray per sfruttare il mercato turco ancora aperto, il bomber è rientrato alla base ma continua a tenere in sospeso il suo futuro: «Sto pensando solo a godermi le vacanze», ha detto.
Il club turco lo vorrebbe ancora, ma De Laurentiis ha chiuso all’ipotesi di un nuovo prestito. Inoltre, la clausola da 75 milioni per la cessione è valida solo per l’estero, tagliando fuori eventuali acquirenti italiani. L’unica vera strada praticabile sembra quella inglese, con il Liverpool in vantaggio e il Manchester United pronto a inserirsi. Non è da escludere, tuttavia, un ritorno di fiamma dell’Arabia Saudita dopo il Mondiale per club.
Oltre a Osimhen, sono numerosi gli altri esuberi: Zanoli, Folorunsho, Cajuste, Zerbin e Lindstrom, tutti rientrati dai prestiti, potrebbero diventare pedine di scambio o garantire introiti minori. In uscita anche Rafa Marin (verso il Villarreal), Mazzocchi, Hasa e forse Simeone. Tra prestiti, cessioni a titolo definitivo e clausole, il Napoli punta a incassare almeno 100 milioni, una cifra fondamentale per bilanciare i conti e finanziare il mercato in entrata.
Per ora, l’unico ad aver lasciato il club è Billing, non riscattato. Ma nei prossimi giorni – conclude Marco Azzi su la Repubblica Napoli – molti seguiranno le sue orme, permettendo alla società di chiudere i conti in ordine e presentarsi al ritiro con un gruppo già definito e alleggerito.