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La missione del Napoli è chiara: sfatare il tabù delle trasferte europee. A ricordarlo è Marco Azzi sulle pagine di Repubblica Napoli, evidenziando come le cadute contro Manchester City e PSV Eindhoven abbiano lasciato scorie pesanti nella Champions. Lontano dal Maradona, la squadra di Conte non ha ancora trovato il passo giusto e i soli 7 punti ottenuti finora non bastano a blindare la qualificazione nel maxi girone, dove – sottolinea ancora Marco Azzi per Repubblica Napoli – gli azzurri occupano la ventesima posizione.
La sfida di stasera al Da Luz, contro un Benfica ferito e bisognoso di una vittoria, diventa dunque una tappa obbligata sulla strada degli ottavi. Il clima sarà incandescente: lo stadio è sold out e Mourinho, come rimarca Marco Azzi su Repubblica Napoli, si gioca una fetta importante della stagione.
Conte conosce il peso della sfida e lo ha ribadito senza giri di parole: «Loro devono vincere a ogni costo, noi abbiamo bisogno di punti. Mi auguro una bella partita: vogliamo coraggio e massimo impegno». Il tecnico leccese, come evidenzia Marco Azzi su Repubblica Napoli, ha sottolineato la crescita emotiva e tattica della squadra: «Il senso di responsabilità è aumentato. I nuovi si sono integrati, non era scontato crescere in un momento così difficile».
Lo scontro in panchina con Mourinho, storico ma oggi meno carico di tensioni, viene minimizzato: «È una partita tra Benfica e Napoli. Mourinho è un grandissimo allenatore, sarà un piacere rivederlo».
La strategia e gli undici confermati
Conte chiede lucidità e applicazione: «Abbiamo bisogno di recuperare energie dopo la gara con la Juventus. L’ambiente sarà caldo ma vogliamo uscire dal campo a testa alta».
L’obiettivo è semplice: prendere punti, senza calcoli. Le due sconfitte esterne hanno avuto pesi diversi: con il City l’espulsione immediata di Di Lorenzo ha condizionato tutto; con il PSV invece è arrivata «una prova negativa», da cui non si può prescindere.
Al Da Luz si riparte dalla formazione che ha battuto la Juventus: Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera (o Spinazzola); Lang e Neres alle spalle di Hojlund.
Il grande ex della serata sarà proprio David Neres, che conosce a memoria le vibrazioni del Da Luz: «Ho spiegato ai compagni che l’atmosfera sarà speciale. Mi trovo bene nel nuovo modulo, ho più libertà d’attacco, e siamo venuti qui per vincere».
Una vittoria a Lisbona sarebbe molto più di tre punti: significherebbe mettere un piede agli ottavi e cancellare definitivamente le paure lontano da Napoli.