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Calcio Napoli

Repubblica: “L’esilio azzurro di Conte in permesso fino a lunedì. Spunta Xavi”

Come racconta Marco Azzi su Repubblica Napoli, il pomeriggio apparentemente tranquillo di Castel Volturno è stato scosso da un’assenza impossibile da ignorare. Gli steward, scrive Repubblica Napoli, hanno presidiato con insolita rigidità ogni accesso del Training Center, ma non per l’arrivo di tifosi o curiosi: tutte le auto dello staff e dei calciatori erano già passate dalle transenne. Tutte tranne una. Quella di Antonio Conte.

Secondo Marco Azzi, l’allenatore non si è presentato al centro sportivo ed è rimasto nella sua casa di Torino. Solo più tardi, quando la notizia aveva già fatto il giro della città, il Napoli ha ufficializzato la situazione: «Antonio Conte, come già programmato e concordato da tempo con il club, rientrerà al Training Center lunedì 17 novembre». Una settimana di stop, resa possibile dalla sosta, ma che ha fatto esplodere il caso.

Le ragioni sono tre, le stesse evidenziate da Marco Azzi su Repubblica Napoli:

La squadra attraversa uno dei momenti più difficili della stagione e avrebbe bisogno della sua guida.

La sconfitta di Bologna è stata seguita da un violento sfogo del tecnico, con accuse durissime alla squadra.

Conte è sempre stato un lavoratore ossessivo, e la sua scelta di fermarsi nel pieno della tempesta lascia inevitabilmente spazio a domande e timori.

Ieri, a Castel Volturno, erano presenti tutti i membri dello staff tecnico: Stellini ha diretto l’allenamento, mentre Gabriele Oriali si è concesso anche ai pochi tifosi presenti per qualche fotografia. «Ci vuole pazienza» ha detto loro, in attesa di un ritorno che non avverrà prima della prossima settimana.

Secondo Repubblica Napoli, la pausa è stata concordata dopo una telefonata lunga e accorata tra Conte e Aurelio De Laurentiis, che avrebbe suggerito al tecnico di staccare momentaneamente per evitare scelte affrettate. La società non immagina un ribaltone immediato: l’idea è che Conte abbia solo bisogno di ricaricare le energie.

Eppure, come ricorda Marco Azzi, le frasi pronunciate a Bologna — «non accompagno un morto» — pesano come macigni. Se Conte dovesse percepire un gruppo scarico o poco reattivo, l’ipotesi delle dimissioni, oggi remota, potrebbe riemergere con forza.

Il giorno chiave sarà lunedì 17 novembre, quando l’allenatore farà ritorno al Training Center. Sarà la giornata del dentro o fuori, quella in cui verrà chiarito se proseguire insieme o aprire scenari diversi. De Laurentiis, al momento all’estero, non vuole nemmeno prendere in considerazione un piano B. Il nome trapelato — lo spagnolo Xavi Hernández — resta per ora soltanto un rumor.

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redazione