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SPAGNA– Pepe Reina torna a parlare di Napoli e del Napoli. Il portiera ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Iberico AS. Tanti i temi toccati da Reina, da Sarri allo scudetto sfiorato, al rapporto conflittuale con De Laurentiis. Di seguito, la traduzione integrale.
“Sì, lui arrivò a Napoli e iniziò a chiamarmi varie volte. Io ero al Liverpool, stavo per rinnovare e non avevo intenzione di andar via. Poi arrivò Mignolet e il progetto di Rafa era una grande opportunità”.
“Prima di tutto bisogna sottolineare il grandissimo campionato del Napoli, arrivato a 91 punti. La Juve ne ha fatti di più e bisogna farle i complimenti. Credo nella buona fede degli arbitri, ma va anche detto che a livello societario la forza della Juventus è imparagonabile a quella delle altre squadre”.
“Lo spero, ma finché la Juve investirà come sta facendo sarà difficile strapparle il trono”.
“Uno spettacolo. È grazie a lui che il Napoli ha battuto ogni suo record in questi tre anni e che ha trovato un grandissimo gioco”.
“Siamo persone simili, preferiamo dirci le cose in faccia, anche litigando se necessario. La nostra è stata una relazione padre-figlio: gli voglio bene e anche io gli sarò per sempre grato”.
“Lo consiglierei a qualsiasi squadra al mondo, per le sue idee calcistiche e per il suo lavoro maniacale”.
“Un anno fa. Il PSG mi fece un’offerta, ma il Napoli la rifiutò: sarebbe stato facile, nell’estate dei ‘certificati medici’, cercare un modo per forzare la cessione, ma avevo fatto un patto-scudetto con i miei compagni e decisi di accettare la decisione del club”.
“Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse”.
“Il meglio è l’affetto che un popolo intero ha donato a me e a tutta la mia famiglia. Il peggio è essermene andato senza realizzare il sogno che questa gente ha nel cuore”.
“Sì, lo è. Arrivi e ti trovi davanti una realtà totalmente diversa. Quando vai via, però, ti manca tanto”.