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Serie A

Ranocchia e l’ombra di Conte su Napoli: “Squadra buona, non ottima. L’Inter è più forte”

Secondo quanto riportato da Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport oggi in edicola, Andrea Ranocchia ha deciso di lasciare il calcio tre anni fa, senza annunci e senza clamore. Il difensore, ex Inter e Monza, ha spiegato che la sua scelta è stata dettata dalla perdita della motivazione e dalla volontà di dedicarsi alla famiglia. “Era finito il fuoco, non c’era più la voglia”, ha raccontato, ricordando anche il brutto infortunio subito a Napoli, episodio che ha segnato il suo addio al calcio giocato.

Ranocchia ha ripercorso le tappe della sua carriera, soffermandosi sugli allenatori che lo hanno formato, da Conte – definito il suo “padre calcistico” – fino a Spalletti, con cui ha condiviso momenti di grande crescita all’Inter. Parlando dell’attuale tecnico della Nazionale, Ranocchia ha sottolineato il suo approccio umano e la capacità di coinvolgere i giocatori: “Si alimenta di stima e rispetto, è gruppo”.

Inevitabile anche un commento su Thiago Motta, che potrebbe approdare alla Juventus: “Un giocatore fuori dal comune, sempre ben posizionato e con una qualità disarmante. A Bologna ha fatto un miracolo, ma alla Juve il salto è enorme. Serviranno tempo e materiale per vincere”.

A proposito di grandi squadre, Ranocchia ha espresso la sua opinione anche sul Napoli di Conte, elogiandone il lavoro: “Ha preso una squadra buona, non ottima, e l’ha trasformata. Il filone Conte, come quello di Guardiola, ha rivoluzionato il calcio”. Tuttavia, ha ribadito la superiorità dell’Inter, considerata nettamente più forte dei partenopei.

Infine, l’ex difensore ha parlato della sua esperienza con Gasperini, Sarri e Ventura, ricordando come ognuno di loro abbia lasciato un’impronta nel suo percorso calcistico. E su quello che sarà il futuro della Juventus ha ammesso: “Non ho ancora capito quale sia il progetto, ma alla Juve serve gente da Juve”.

 

 

 

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redazione