Qualche buon motivo per crederci…

Il Napoli vince e convince. I tifosi, possono sognare?

Gli umori, nel calcio, vanno dove tira il risultato. Mantenere una posizione e rimanere fedeli alle proprie idee, sempre e comunque, nel calcio può essere anche sinonimo di ottusaggine. Il Napoli vince e stra-convince, applausi a scena aperta a tutti i protagonisti in positivo, di questo primo scorcio di stagione. Il campionato è lungo, questo è sicuro, ma nell’aria si respira aria di ottimismo. Ottimismo che da queste parti, non fa di certo gli esordi oggi. Napoli è sempre stata una piazza sognatrice. Una piazza che però, troppo spesso si è rinchiusa nello sconforto dopo qualche passo falso. Questa volta non è così. Parliamo di un ottimismo velato, ben ponderato, e ‘intelligente‘. Perchè tutto questo, proprio a pochi mesi da un finale di mercato che ha portato con sè polemiche non indifferenti dove, in maniera nemmeno tanto studiata, il San Paolo presentava spazi troppo vuoti per essere vero?

L’arrivo di Sarri può essere paragonato a quello di Ottavio Bianchi. Allenatore non dal nome altisonante, ma che diede (non senza qualche difficoltà iniziale) una quadratura al cerchio, lavorando con pazienza e umiltà. Vero anche che in campo c’era il più forte di tutti i tempi. Ma in quella serie A tanto bella e impossibile, il miracolo Napoli, lo poteva fare solo Diego Armando Maradona.

La compattezza del gruppo, è una caratteristica molto importante per il raggiungimento di obiettivi altamente ambiziosi. Higuain che finalmente trascina i suoi come un vero condottiero. La trasformazione di Hamsik in un ruolo, capace sì di sacrificarlo nella tabella ‘reti segnate’ ma, che lo mette in condizione di essere al centro del progetto tattico, nel senso più stretto della parola. Un Insigne in grande spolvero, che trasforma in oro tutte (o quasi) le azioni che gli passano al tiro. E poi c’è quel Pepe Reina che garantisce parate importanti, ma anche sorrisi, esperienza, e la carica del vero leader. E intorno un gruppo di ragazzi, da Hysaj ad Allan, passando per Koulibaly e Jorginho, che giocano col vento in poppa.

Un campionato molto equilibrato. Attenzione, ciò non vuol dire essere competitivo. Le nobili del calcio nostrano, danno la sensazione che, in un modo o nell’altro, non riescono a risalire la china, dal torpore che li ha visti negli ultimi anni. Tradendo quelle che erano le attese della vigilia. Una Juve molto distratta in campionato, capace di collezionare già tre sconfitte nelle prime otto giornate. Roba che non si vedeva da tempo. ll Milan non riesce a trovare un’identità. Lo 0-4 inflitto dagli azzurri tra le mura rossonere, rimbomba ancora come fosse un forte mal di testa. L’Inter che non riesce a trovare la continuità necessaria, cosa già vista nel recente passato. E poi c’è quella Roma che, pur ritenendola la favorita del torneo, hanno perso solidità difensiva, e manca dei gol di Erwin Dzeko (adesso infortunato). E infine la capolista Fiorentina, che qui al San Paolo, già ha lasciato ciò che doveva lasciare. Insomma, un torneo senza un vero leader. E il Napoli, in tutto questo, può davvero fare lo scherzetto tanto atteso.

Ritorna l’entusiasmo tra i tifosi. E nessuno sale su un ipotetico carro dei vincitori, anche perchè non esiste. Chi era fiducioso ai primi di Settembre o è un inguaribile ottimista (dote particolarmente bella), o non poteva fare critiche, forzando persino il suo reale pensiero. L’aria di un ridimensionamento c’era tutto, anche volendo aspettare tempi futuri. Sarri e i suoi ragazzi stanno smentendo a suon di risultati. L’entusiasmo della gente, il San Paolo pieno, e l’unità di gruppo, è un mix perfetto per gareggiare verso importanti traguardi. Il Napoli, ad oggi, è dotato di tutti gli ingredienti necessari, per togliersi un meraviglioso sfizio. Bene così. Non c’è cosa più bella.

 

Exit mobile version