Gli ultras del Napoli hanno esposto uno striscione in città come protesta contro il mondiale 2022 in Qatar.
I Mondiali 2022 di calcio in Qatar sono al centro delle proteste praticamente dalla loro assegnazione, dodici anni fa, a scapito degli Stati Uniti. I forti sospetti di corruzione sono diventati una valanga che ha travolto tutta la Fifa di allora, a partire dall’ex presidente Sepp Blatter (che oggi dice: «Scegliere il Qatar è stato un errore»), e la giustizia francese sta indagando sulle pressioni che l’ex presidente Sarkozy — attraverso Michel Platini — avrebbe esercitato in favore dell’Emiro del Qatar (che possiede anche il Psg). È quello che si chiama «sport washing», l’uso dello sport per migliorare l’immagine di un Paese. Le polemiche sono poi proseguite per la necessità di giocare (a causa dell’eccessivo caldo in estate) per la prima volta in autunno, con la conseguenza di dover stravolgere tutti i calendari.
A parte i sospetti di corruzione per l’assegnazione, il Qatar è un Paese che non rispetta i diritti delle persone Lgbt e delle donne. E si stima che siano morti 6500 operai nei cantieri per costruire stadi e infrastrutture in condizioni disumane.
ULTRAS DEL NAPOLI CONTRO IL MONDIALE QATAR 2022
Anche gli ultras del Napoli si sono uniti alla protesta contro il mondiale: «Qatar 2022, la mafia continua» si legge da uno striscione affisso dal gruppo Vecchi Lions oggi in città.