... ... ... ...

... ...
Primo Piano

Picchiata dal marito per aver tifato Napoli: chiesti tre anni di carcere per un brigadiere a Rivoli

È entrato nel vivo il processo a carico di un brigadiere dell’Arma, in servizio a Rivoli, accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e dei figli. L’uomo, 57 anni, aveva provato a difendersi sostenendo che la moglie gli avesse causato gravi problemi di salute, tra cui ulcere e disturbi gastrici. Tuttavia, come emerso nel dibattimento di lunedì 7 aprile, una ricerca negli archivi dell’Arma ha rivelato che i problemi di salute lamentati risalgono al 1989, ben prima del matrimonio. Il pubblico ministero Livia Locci, sulla base di questi riscontri, ha chiesto per l’imputato una condanna a tre anni di carcere.

Le accuse a carico del brigadiere sono pesanti: percosse, umiliazioni continue e imposizione di divieti sia alla moglie sia ai figli. La donna ha raccontato in aula un episodio particolarmente emblematico: durante una partita Juventus-Napoli, sarebbe stata selvaggiamente picchiata per aver espresso ad alta voce il desiderio che vincesse la squadra partenopea. “Si è alzato, mi ha tirato un pugno al torace e ha iniziato a picchiarmi”, ha dichiarato la 55enne.

Secondo l’accusa, il militare gestiva in modo autoritario anche le finanze familiari, impedendo inoltre ai figli di vedere i parenti materni. In un’occasione avrebbe addirittura minacciato di organizzare posti di blocco per impedire alla moglie di recarsi a casa della sorella.

L’uomo ha tentato di difendersi sostenendo di essere stato aggredito con bastonate durante una lite. “Si riferisce all’asta di plastica di una bandiera che avevamo in casa – ha replicato la donna –. È vero, qualche volta l’ho brandita, ma era solo per difendermi dalle sue botte”.

La vicenda giudiziaria è iniziata a metà gennaio 2024, quando la donna ha presentato denuncia, ottenendo l’allontanamento del marito dalla casa in cui ora vive con i due figli. Nonostante ciò, ha spiegato in aula, continua a pagare di tasca propria sia il mutuo della casa che il finanziamento della Jeep voluta dal marito.

Il processo è ora alle battute finali: la sentenza potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Share
Published by
redazione