Pastore distrugge Di Bello: “Ha combinato una cosa schifosa. Va fermato per 5 turni”

Rosario Pastore attacca duramente l’arbitro Di Bello per il rigore non dato al Bologna nella partita contro la Juventus.

Il decano dei giornalisti napoletani Rosario Pastore ha distrutto l’arbitro Di Bello per il rigore non dato al Bologna nella partita contro la Juventus.

Nel corso della partita, al 71′, Ndoye si è trovato a tu per tu con Perin dopo un rimpallo. Il giocatore rossoblù è stato fermato da Iling, che da dietro lo ha tamponato. L’arbitro Di Bello non ha ravvisato un fallo e non ha fischiato il rigore.

Il Bologna ha protestato veementemente per la decisione dell’arbitro, che ha anche ammonito un collaboratore di Thiago Motta. I social sono esplosi di rabbia e hanno accusato Di Bello di aver rovinato la partita.

Pastore, in un post sui suoi canali social, ha definito la decisione dell’arbitro “schifosa”.

Quello che ha combinato il signor Di Bello a Torino non è scandaloso. E’ semplicemente schifoso. Il rigore a favore del Bologna non era giusto, era sacrosanto. E invece no, per l’arbitro il rigore non c’era. L’avesse, come avrebbe dovuto, deciso, i bolognesi sarebbero andati sullo 0-2, quindi molto difficilmente agguantabili.

Penso che il direttore di gara sia stato strafelice, insieme con il telecronista, che esultava come se avesse vinto il Superenalotto, al pareggio bianconero“.

Pastore ha poi aggiunto: “Ho amici tifosi della Juventus e a loro dico che, se avessero un minimo di onestà intellettuale, dovrebbero ammettere che quello della loro squadra è stato l’ennesimo, clamoroso furto ai danni del calcio onesto.

Per quanto riguarda Di Bello, dovrebbe essere fermato per almeno 5 turni. Ma come si fa a punirlo quando il presidente della Federcalcio era apparso tutto bagnato di felicità quando la Juventus venne graziata con una multa e non con la retrocessione in B? Ribadisco: semplicemente schifoso“.

Pastore ha anche fatto un appello ai tifosi della Juventus: “Se avessero un minimo di onestà intellettuale, dovrebbero ammettere che quello della loro squadra è stato l’ennesimo, clamoroso furto ai danni del calcio onesto”.

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