Ottavio Bianchi: " se Rafa si trova bene a Napoli rinnovera', Sabato sfida tra deluse"

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Ottavio Bianchi,ex allenatore del Napoli parla al Mattino.

L’ex allenatore ha preceduto Benitez e Garcia alla guida del Napoli e della Roma.

Di Dario Sarnataro

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Caro mister come definirebbe la sfida?
“Un duello tra due deluse. Mi aspettavo soprattutto di più dalla Roma dopo le premesse dello scorso anno. Entrambe, in ogni caso, sono partite in estate con dichiarate ambizioni di lottare per lo scudetto e invece sono subito state distanziate nettamente dalla Juve, che paradossalmente sta vincendo il quarto tricolore consecutivo con maggiore facilità rispetto ai tre precedenti”

In che condizioni arrivano le due squadre a questo confronto?
“Preoccupate, la Roma decisamente di più perché le difficoltà sin qui l’hanno consumata. Tuttavia anche il Napoli rischia molto, perché poteva avere più punti, buttati qua e là con le piccole.Tante gare sciupate sono il segnale di una mancanza di maturità della squadra azzurra.”

Roma-Napoli è anche la sfida tra Garcia e Benitez.
«Dipende dai calciatori. Un allenatore bravo è quello che fa andare al massimo la macchina, ma l’autobisogna averla. Tuttavia Benitez è un fior di allenatore, la Roma di Garcia l’anno scorso ha giocato uno ttimo calcio. Prima si rifiutavano di parlare di arbitri e avversari, adesso si appellano a questi alibi per giustificare determinate situazioni.
O le due rose di Roma e Napoli sono state sopravvalutate oppure è cambiato qualcosa nella gestione.”

Che partita si attende?

“Non c’è una favorita, la partita è indecifrabile perché  la posta in palio è alta.”

Tatticamente quale sarà l’aspetto determinante?
«La partita la possono decidere gli attaccanti del Napoli o i centrocampisti della Roma. Le due squadre hanno punti in comune, giocano molto sulle fasce e con i cambi di passo.Ladifferenza è che il Napoli ha una vera punta di riferimento, laddove la Roma ne fa a meno.

Gervinho è un’assenza pesante, immagino che Garcia tenterà di andare a rete con manovre avvolgentie con tiri dafuori. Non pesa invece sugli azzurri il futuro in bilico di Benitez: è un problema solo italiano. Se le due parti si trovano bene rinnovano, altrimenti non si consumerebbe nessun dramma.”

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