Ora c’è l’Arabia, ma anche in passato lasciavano il calcio che conta per i soldi | La lista è clamorosa

sceicchi arabi (anyships) - napolipiu
Il trasferimento di campioni in leghe meno prestigiose non è una novità nel mondo del calcio.
Negli ultimi anni, il calcio saudita ha attirato l’attenzione mondiale grazie a ingaggi faraonici e trasferimenti clamorosi. Giocatori di fama internazionale come Cristiano Ronaldo, Karim Benzema e Neymar hanno scelto di proseguire la loro carriera in Arabia Saudita, attirando l’interesse dei media e dei tifosi. Questi trasferimenti hanno sollevato interrogativi sulla competitività del campionato saudita e sulle motivazioni dietro tali scelte.
Le cifre offerte dai club sauditi sono spesso irrinunciabili. Contratti multimilionari e benefit esclusivi rappresentano un richiamo potente, soprattutto per giocatori nella fase finale della loro carriera. Tuttavia, questa tendenza ha suscitato dibattiti sull’equilibrio competitivo e sull’impatto a lungo termine sul calcio europeo.
Nonostante le critiche, molti calciatori vedono in questi trasferimenti un’opportunità per nuove esperienze e per contribuire alla crescita di leghe emergenti. La presenza di stelle internazionali può elevare il profilo di questi campionati, attirando sponsor e aumentando l’interesse globale.
Sebbene l’Arabia Saudita sia attualmente al centro dell’attenzione, il fenomeno dei trasferimenti in leghe meno prestigiose ha radici storiche. Negli anni ’70 e ’80, numerosi campioni europei e sudamericani hanno scelto di giocare in campionati emergenti, spesso per motivi economici o per promuovere il calcio in nuove regioni.
Quando i campioni lasciavano l’Europa
Negli anni ’70, Pelé ha firmato un contratto con i New York Cosmos, portando il calcio a nuovi livelli di popolarità negli Stati Uniti. Il suo trasferimento ha segnato l’inizio di una nuova era per il soccer americano.
Diario AS
Allo stesso modo, Johan Cruyff ha giocato per i Los Angeles Aztecs e i Washington Diplomats nella NASL, contribuendo alla diffusione del calcio negli USA. Anche Franz Beckenbauer ha indossato la maglia dei New York Cosmos, portando la sua esperienza e classe nel campionato nordamericano.
Altri esempi illustri
George Best, dopo la sua esperienza al Manchester United, ha giocato per diverse squadre nella NASL, tra cui i Los Angeles Aztecs e i San Jose Earthquakes. Anche Carlos Alberto, capitano del Brasile campione del mondo nel 1970, ha militato nei New York Cosmos, contribuendo alla crescita del calcio negli Stati Uniti.
Diario AS
Questi trasferimenti storici dimostrano che il fenomeno dei campioni che scelgono leghe emergenti non è nuovo. Oggi, l’Arabia Saudita rappresenta una nuova frontiera, ma le motivazioni restano simili: nuove sfide, compensi elevati e l’opportunità di lasciare un segno in contesti diversi.