CorrSport – Napoli travolgente a Sassuolo, statistiche da urlo

Quanti rimpianti per la stagione sprecata dagli azzurri

Il Corriere dello Sport elogia il Napoli straripante a Sassuolo: 6 gol, 27 tiri, 72% possesso palla. Statistiche da urlo che fanno rimpiangere una stagione buttata via.

CALCIO NAPOLI – Il Napoli travolge il Sassuolo per 6-1 con una prova straripante, facendo rimpiangere una stagione buttata via. Lo sottolinea il Corriere dello Sport, evidenziando le statistiche da urlo degli azzurri.

Ben 6 gol segnati con la tripletta di Osimhen e la doppietta di Kvaratskhelia. 27 conclusioni verso la porta, 72% del possesso palla gestito con autorità. Numeri impressionanti che certificano la ritrovata verve dei partenopei.

Dati che fanno rammaricare per come è stata sprecato un campionato che poteva regalare ben altre soddisfazioni. Ora però il Napoli sembra rigenerato e può ancora dire la sua nella volata Europa League.

Con questo ritmo e questa vena realizzativa di Osimhen e Kvaratskhelia, la qualificazione europea è un obiettivo concreto. L’importante è non sprecare più le occasioni che arriveranno in questo finale di stagione.

NAPOLI PAZZESCO A SASSUOLO: STATISTICHE DA URLO, CHE RIMPIANTI!

Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport sul Napoli post Sassuolo:

“All’improvviso la coscienza: del proprio calcio, d’un talento (esagerato) che riemerge dalle brume di sei mesi da dimenticare e poi il senso plastico della bellezza. Era stato così brutto il Napoli, e ripetutamente, da non poter essere quello vero: e ora che Osimhen più Kvaratskhelia (ma con loro Lobotka e un delizioso Anguissa) si sono rimessi in pace con se stessi, dagli equivoci di questo recentissimo passato emergono rimpianti e pure rimorsi. Il Napoli che non t’aspetti, e non puoi, fa cose da pazzi: sei gol (tripletta di Osi, doppietta di Kvara e con loro Rrahmani; due assist di Politano, uno di Osi e uno di Kvara), 27 conclusioni, 72% di possesso (spesso verticale) rappresentano la fotografia di una esuberanza che esplode e devasta il Sassuolo, incapace di resistere a quell’onda elettromagnetica che trascina nel vuoto, sino a perdersi. C’è il ritmo, c’è la padronanza dei movimenti, c’è la ricerca delle profondità, e poi c’è Osimhen“.

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