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CdM: Napoli senza «difesa» Anche sul web.

Napoli senza difesa anche sul web. I siti sono l’anima del racconto calcistico ma quante offese. Bisogna tenere alto il profilo con l’ironia non provocando.

di Marco Marsullo CdM

Napoli senza difesa

NAPOLI-Usare l’ironia è l’arma nucleare napoletana per eccellenza. C’è chi minaccia Trump con le atomiche. Noi difendiamo i nostri confini prendendo, e prendendoci, allegramente in giro. Vivaddio. E lo dico da napoletano, e in questo caso pure da sportivo, innamorato cronico di questo gioco, il calcio, che è la cosa più bella che il Padreterno ci ha donato. Però, come ogni regalo, necessita di cura.

Noi abbiamo delle responsabilità, verso questo gioco. In particolare, chi questo gioco lo racconta, e lo filtra attraverso siti e social, ha il dovere morale di tenere il suo racconto su di un alto profilo. A Napoli soprattutto, ma anche a Roma, intendiamoci, ci sono siti, radio, portali, pagine facebook, che parlano del Napoli Calcio acca ventiquattro. E vivaddio, di nuovo, perché i tifosi, che sono i devoti a questa religione folle e passionale che è il pallone, hanno bisogno di leggere notizie a tutte le ore del giorno e della notte. Altrimenti: come si tengono vivi tra una partita e l’altra?

E ben vengano i soliti siti. Fanno un ottimo lavoro e sono l’anima del racconto calcistico della nostra epoca. Però, a volte, e lo dico con rammarico, questi portali diventano un’eco per avvenimenti che notizie proprio non sono; anzi, sarebbero notizie se venissero condannate, usate come elementi da cui dissociarsi come tifosi, in primis, e poi come raccontatori di questo sport.

Senza difesa anche sul web

Perché la notizia, per dire: «Guardate come hanno accolto Higuain all’hotel di Barcellona» e, sotto, il video di due, tre napoletani che urlano: «grandaaa loooota», non è né una news, né qualcosa di cui vantarsi. Anzi. È un simbolo di grande inciviltà di una parte di una tifoseria. Perché ci sta, sacrosanto, criticare la scelta estiva del Pipita di passare ai rivali di sempre. Ci stanno pure i fischi clamorosi del San Paolo, ci mancherebbe.

Ma un sito internet, una testata registrata, che annovera tra le sue fila bravi giornalisti e giovani che vivono per diventare veri cronisti sportivi, ha il dovere di spegnere questi fuochi (fatui) d’odio e volgarità.

La comunicazione napoletana non può, nel modo più netto, prendersi queste libertà mediatiche. Perché se usiamo l’ironia siamo tutti felici. Il Napoli gioca un calcio, a tratti, incantevole, ed è una delle realtà (se non LA realtà) più bella dell’Italia pallonara.

Che i siti che parlano del Napoli, e i propri tifosi, non se la prendano con Higuain insultandolo per strada e non accusino Cannavaro di non aver bluffato per aiutare il Napoli. Analizzino, se mai, i limiti tecnici e caratteriali della squadra.

Quel modo di fare è, a tratti, antisportivo e, soprattutto, incivile. Perché non c’è divertimento in tutto questo e, secondo me, non c’è neanche informazione. Che usino i loro spazi, per appassionare e arricchire i tifosi.

Lo sanno fare, è il loro lavoro. E un lavoro così importante ha delle grandi responsabilità. Non scherziamo, l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. O questo articolo con cui si apre la nostra Costituzione ci serve solo come slogan da facebook quando si parla dei problemi del nostro Paese? Siamo seri: siamo napoletani, l’ironia usiamola in modo caustico, non provocatorio. E, per finire, un abbraccio a Paolo Cannavaro: professionista impareggiabile e cuore grato, gratissimo. Cuore napoletano.

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