NAPOLI-ROMA: GUERRE STELLARI
Le frecce di Sarri e Garcia sono determinanti. Il tecnico degli azzurri ha maggiori certezze, Rudi però spera ancora nel recupero di Gervinho.
Pierfrancesco Archetti analizza la partita, utilizzando il metodo del gioco delle coppie, il giornalista prende in considerazione gli esterni delle due squadre.
ESTERNI DI NAPOLI E ROMA
Il primo dato che luccica dal confronto sulle fasce tra Napoli e Roma è che non ci sarà equilibrio se Maurizio Sarri potrà sistemare la coppia titolare, mentre Rudi Garcia dovrà cercare di recuperare la condizione dei suoi esterni più collaudati.
ESTERNI DEL NAPOLI
Lorenzo Insigne e Josè Callejon dovrebbero reggere il paragone con Mohamed Salah e Iago Falque. Le tipologie dei giocatori sono diverse, dei quattro soltanto lo spagnolo- napoletano è la classica ala che corre e crossa.
Insigne rientra e chiama lo scambio breve, oppure mira alla porta;
Salah sprinta e viene attratto pure lui dallo specchio; Falque è utile anche per ripiegamenti e spostamenti centrali.
Il Napoli ha raggiunto il 63 per cento di giocate dalle fasce; la Roma arriva al 62. Pochissima differenza, come nei gol, 28-30, oppure nei tiri in porta: 89-90. Con la Fiorentina, pure a 30 reti, sono le migliori fasi offensive del campionato.
Insigne, oltre ad essere il «capocannoniere degli esterni» con sette reti, è il più redditizio nella fabbrica delle idee: perché il numero 24 viaggia a una media di occasioni create (2,33) molto superiore a quella dei colleghi.
ESTERNI ROMA
Se Garcia riesce a recuperare Gervinho, acquista profondità nelle ripartenze, imprevedibilità nello sviluppo dell’azione e anche più abitudine al gol, visto che l’ivoriano è a quota sei in campionato e Falque soltanto a uno. Ma anche Salah è reduce da infortunio e due protagonisti con «poco campo» nella gambe aumentano le incertezze. Quindi l’allenatore nella bufera sta provando anche il 4-3- 1-2, alzando Pjanic, e sistemando Salah all’altezza di Dzeko.