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Piano scudetto, Napoli in ritardo. Serve una scossa sul mercato il primo rebus è il portiere. Respinto il primo assalto del Liverpool per Koulibaly.
Di Marco Azzi Repubblica
L’ ESTATE è cominciata, ma il mercato del Napoli tarda a decollare. Sembra quasi un preoccupante remake del 2014, quando le “grandi” manovre di De Laurentiis furono prima rallentate e poi compromesse dalla situazione d’incertezza, in attesa dell’esito dello spareggio di Champions di metà agosto. A Benitez andò male: rincorreva Fellaini e alla fine si trovò in Europa League con De Guzman e David Lopez, dopo essere stato eliminato dai baschi del Bilbao.
Sarri può invece sperare in un destino migliore: potendo contare su un organico più forte e già collaudato, anche in attesa dei rinforzi che la società sta laboriosamente provando a mettergli a disposizione. il piano scudetto prevede minimo quattro giocatori, a conti fatti: un portiere (che Reina rimanga oppure vada via), un esterno difensivo da alternare con Hysaj e due attaccanti in grado di dare il cambio a Callejòn e Insigne sulle fasce, visto che ormai il futuro di Mertens sarà da prima punta (in ballottaggio con Milik).
Di lavoro da fare ce ne sarebbe in abbondanza, insomma: tenendo conto delle tante e difficili cessioni che sono obbligatorie per ridurre la rosa al numero massimo consentito di 25. Il ds Giuntoli ha tuttavia seminato molto (bloccati Berenguer e Ounas) e raccolto nulla. In stand by pure il rinnovo del contratto di Ghoulam.
Respinto il primo assalto del Liverpool (40 milioni di sterline) per Koulibaly. L’unico reparto al completo è il centrocampo, trascurando però la mancanza di un mediano più solido, tra i talentuosi giocatori azzurri. Sembra quasi che il Napoli si sia adagiato sul grande girone di ritorno del campionato scorso, a dispetto del terzo posto finale. Come se il sorpasso sulla Juve fosse ormai una formalità.