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Dopo 34 anni e sette mesi, Napoli e Pisa tornano ad affrontarsi in Serie A. L’ultima volta risale al 17 febbraio 1991, quando all’Arena Garibaldi finì 1-1 con i gol di Ciro Ferrara e Michele Padovano, che pochi mesi dopo avrebbe vestito la maglia azzurra.
Quel pomeriggio, però, restò nella memoria per un episodio destinato a entrare nella storia: Diego Armando Maradona lasciò la maglia numero 10 a Gianfranco Zola, indossando la 9. Non un dettaglio, ma un segnale in mesi complicati per il Pibe de Oro. Le presenze a Soccavo erano sempre più rare, le prestazioni altalenanti, e l’inchiesta su droga e frequentazioni pericolose stava per travolgere il campione argentino, che avrebbe giocato la sua ultima partita in azzurro poche settimane dopo, il 24 marzo a Marassi contro la Sampdoria.
Quella consegna della 10 a Zola rappresentò un passaggio di testimone simbolico. «Imbarazzo, paura, incredulità. Un fuoriclasse che dà la sua maglia a me. È stato un ragazzo di grandi sentimenti» raccontò Zola al Mattino. Per Giorgio Perinetti, allora direttore sportivo, fu la naturale conseguenza del rapporto che i due avevano costruito al centro Paradiso, tra esercitazioni e punizioni calciate insieme.
Il Napoli, campione d’Italia appena un anno prima, stava vivendo una stagione di sofferenza. Eliminato dalla Coppa dei Campioni e a metà classifica in campionato, vide in quel gesto l’inizio di una nuova era. Senza Diego, diventato indisponibile per la squalifica per doping, toccò a Zola raccogliere l’eredità tecnica e affettiva della squadra, mentre il club provava invano a strappare un fuoriclasse come Savicevic alla Stella Rossa.
Il resto è storia: Savicevic scelse il Milan, Claudio Ranieri puntò su Zola e il talento sardo conquistò Napoli. La maglia numero 10 fu ritirata nel 2000, la 9 resta custodita negli armadi di Castel Volturno. Oggi, con l’arrivo di Romelu Lukaku, potrebbe tornare protagonista.
Napoli–Pisa, dunque, non è solo una sfida di calendario. È un ricordo vivo, un filo lungo 34 anni che lega due epoche, due numeri e due campioni.