Controversie e tensioni nel match Napoli-Monza: l’analisi delle scelte arbitrali di Di Bello attraverso la moviola. Polemiche e decisioni sotto esame.
La partita tra Napoli e Monza allo stadio Maradona è stata il palcoscenico di una performance arbitrale che ha generato controversie e polemiche. La direzione di Luca Di Bello è finita nel mirino di Walter Mazzarri e Aurelio De Laurentiis, i quali hanno definito l’incontro come una partita di rugby. Analizziamo le scelte arbitrali attraverso la lente della moviola.
Il Corriere dello Sport ha esaminato a fondo le decisioni di Di Bello, evidenziando che la sua prestazione non è stata perfetta, soprattutto sotto il profilo comportamentale. Il faccia a faccia accalorato tra Bondo e Kvara è stato attribuito alla mancata prevenzione da parte dell’arbitro, con Mazzarri che ha abbandonato l’area tecnica in modo ingenuo, contribuendo a esacerbare la situazione. La gestione del recupero è stata definita “brutta”, mentre il disciplinare della partita ha registrato ben 3 espulsioni, 8 cartellini gialli e 31 falli.
“Non perfetta, sotto il profilo comportamentale, la partita di Di Bello: la mass che ha portato al faccia a faccia Bondo-Kvara è colpa della sua mancata prevenzione, è ingenuo Mazzarri ad abbandonare l’area tecnica per andare a protestare (e non a calmare gli animi) ma quella situazione è stata provocata dall’atteggiamento dell’arbitro nella conduzione della partita. Rivedibile anche il disciplinare (3 rossi, 8 gialli, 31 falli), brutta la gestione del recupero”.
Il braccio di Mario Rui, il rigore per il Monza e il tocco di Gagliardini
Un momento cruciale del match è stato il braccio destro di Mario Rui che ha fermato il tiro di Colpani. Sebbene il braccio fosse parallelo al corpo, la sua posizione non attaccata ha generato discussioni. Il Corriere dello Sport ritiene giusta la decisione di assegnare il rigore, sottolineando che è più facile punire una situazione del genere piuttosto che cercare scusanti. Il Napoli ha protestato, chiedendo anche un calcio di rigore per un tocco con il braccio destro di Gagliardini.
“Il braccio destro di Mario Rui, sul tiro di Colpani, anche se parallelo al corpo, ferma un tiro diretto in porta, non è proprio attaccato, è più facile punirlo che arrampicarsi sugli specchi. Il rigore ci sta, giusto così. Protesta il Napoli e chiede un calcio di rigore per un tocco con il braccio destro di Gagliardini”.
Nel merito di quest’ultimo episodio, l’interpretazione di Di Bello è stata ritenuta corretta dal Corriere dello Sport. L’arbitro ha valutato che Gagliardini stesse rialzandosi e che il pallone gli sia arrivato quasi all’improvviso, con la posizione del braccio congrua al movimento che stava compiendo.