Napoli, Kappa regala una serata di emozioni. Consegnata la maglia numero 10

La Kappa regala una serata di emozioni. Al risotarante 450 gradi dello Chef Gianfranco Iervolino a Pomigliano consegnata anche la maglia numero 10.

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Metti una sera a cena da 450 gradi dello Chef Gianfranco Iervolino a Pomigliano. Una sera a base di pizza e fritti,  scrive il giornalista Donato Martucci, specialità della casa assolutamente da provare.

Ci ha chiamati a raccolta Enrico Caruso responsabile in Campania della Kappa, non una confraternita dell’Universita americana, ma la nota marca di abbigliamento che veste il Napoli ormai da molti anni. Caruso è un acuto osservatore del design degli “abiti” dei giocatori azzurri.

Luca Cirillo, giornalista di AreaNapoli.it, è riuscito nell’impresa di raccogliere le adesioni e portare tutti a Pomigliano alla corte dello Chef pizzaiolo tra i più famosi d’Italia grazie anche alla partecipazione al programma Rai “Detto Fatto” (condotto da Bianca Guaccero) e anche a Sanremo come inviato della stessa trasmissione.

C’erano proprio tutti, dal professor Enrico Ariemma, tifoso del Napoli e teorico della malattia azzurra (nonchè opinionista della trasmissione di Radio Amore Campania, I Tirapietre);

Maurizio Zaccone, giornalista molto apprezzato e grande oratoreAdriano Pastore, che vede sempre più cose ma non smette di amare la sua voglia di scoprire sempre novità e sensazioni; lo storico amante della napoletanità Angelo Forgione, il vero “Re di Napoli” come il pomodoro che descrive nella sua ultima fatica letteraria;

Luca Pollasto di Napolipiu.com, amante del design, della grafica e di tutte le sfumature d’azzurro e infine, ma non da ultimo, il giornalista di Areanapoli.it Gaetano Brunetti, il professionista dell’informazione che ha fatto dell’ubiquità la sua ragione di vita: è praticamente ovunque. Dove c’e notizia c’e Gaetano: l’uomo sempre sul pezzo.

Napoli, Kappa regala una serata di emozioni. Consegnata la maglia numero 10

Tra pizze e assaggi di fritti, la serata e’ scivolata via senza intoppi. Sulla tavola e’ calato un insolito silenzio tra una pietanza e l’altra. I nostri “eroi”, di solito molto ciarlieri, hanno preferito giustamente le pietanze di 450 gradi.

E nemmeno l’entrata sulla scena di uno dei cuochi, che ha mostrato ai presenti colori e tatuaggi della Vecchia Signora, ha tolto l’appetito al nostro Enrico Caruso il più colpito dalla sorpresa bianconera.

Il gigante buono dei Quartieri Spagnoli ha continuato a sorridere e a raccontare episodi che hanno allietato gli amici. Alla fine regali per tutti, ovviamente griffati Kappa. Magliette e tute colorate d’azzurro: gusti e misure indovinate. Il canto del maestro Iervolino (che ha ricevuto la maglia numero 10 del Napoli a lui dedicata, ndr) ha regalato note mai toccate e inesplorate: non gradito il fischio canterino del Forgione innamorato, ammonito e sull’orlo dell’espusione dalla tavola.

Selfie, foto e video non potevano mancare. Alla prossima riunione ci sarà anche un altro Pollasto (Francesco) da cuocere magari alla brace, oltre ai magnifici titolari del noto Ribalta di New York, Rosario Procino e Pasquale Cozzolino.

E come disse Eric Cantona in una nota pubblicità “Au revoir”, ma il Cuoco juventino adda mu… Viva il calcio, viva l’amicizia!

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