Napoli, un punto e uno spavento: a San Siro sorride solo metà Conte

Il centrale azzurro ha fatto tremare la panchina del Napoli durante il big match di San Siro


 

Il Napoli esce indenne da San Siro ma con un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Il pareggio contro l’Inter, prezioso per mantenere la vetta della Serie A, ha mostrato la doppia faccia della squadra di Conte: solida in campo, fragile nelle alternative.

Un brivido ha attraversato la panchina azzurra al 50′ del secondo tempo. Alessandro Buongiorno, pilastro della miglior difesa del campionato, resta a terra dopo uno scontro. Il volto di Conte si rabbuia mentre Juan Jesus inizia il riscaldamento. Per fortuna solo una botta per il centrale italiano, ma quei minuti di apprensione hanno evidenziato il tallone d’Achille dei partenopei.

Né il brasiliano né Rafa Marin, infatti, sembrano poter garantire lo stesso rendimento della coppia Buongiorno-Rrahmani. Un limite che potrebbe pesare nella corsa scudetto, nonostante una squadra che a San Siro ha dimostrato di poter tenere testa a chiunque.

Gli azzurri hanno giocato con personalità, schierando Politano alto e pressando a tutto campo la squadra di Inzaghi. Nemmeno il rigore dubbio concesso all’Inter, poi fallito da Calhanoglu, ha scalfito le certezze di un gruppo che continua a crescere.

Il timore della vigilia, con lo spettro di due sconfitte consecutive dopo il ko con l’Atalanta, è stato spazzato via da una prestazione di carattere. Ma lo spavento Buongiorno apre nuovi scenari: a gennaio il Napoli dovrà necessariamente intervenire sul mercato per rinforzare il reparto difensivo.

La vetta della classifica è salda, il progetto Conte convince, ma per continuare a sognare serviranno rinforzi. Perché un altro spavento come quello di ieri sera potrebbe costare molto più di un punto.

Antonio Conte intervista post Inter-Napoli (1-1)"INFURIATO CON IL VAR"

Exit mobile version