... ...
Il Napoli cade a Como e vede sfumare la vetta della classifica a favore dell’Inter, proprio alla vigilia del delicatissimo scontro diretto al “Maradona”. Un risultato che pesa non solo in termini di punti, ma anche sul piano mentale. La sconfitta per 2-1 lascia un senso di frustrazione, come sottolinea Tuttosport, soprattutto per il modo in cui è maturata: dopo un primo tempo discreto, gli azzurri si sono sciolti nella ripresa, confermando un trend preoccupante nelle ultime settimane.
Il Napoli si spegne nella ripresa
Il copione si ripete. Dopo il pareggio contro la Roma e la Lazio, entrambe raggiunte nei minuti finali, il Napoli si fa sorprendere anche a Como, cedendo nella seconda frazione. Se il primo tempo aveva lasciato intravedere spiragli di reazione — nonostante l’autogol grottesco di Rrahmani che aveva spianato la strada ai padroni di casa — la ripresa è stata un blackout totale.
Il Como ne approfitta con cinismo, trovando il gol vittoria con Diao su una difesa azzurra schierata ma distratta. Ancora una volta decisivo Nico Paz, il motore del centrocampo lariano, capace di recuperare palla e innescare l’azione che ha portato al gol.
Conte deluso: “Mostrate crepe mentali”
Al termine del match, Antonio Conte non nasconde la delusione ai microfoni di Dazn: “È una sconfitta che fa male per come è arrivata. Mentalmente abbiamo mostrato delle crepe, come nelle ultime tre partite in cui ci siamo fatti rimontare. I ragazzi stanno dando il massimo, ma serve tempo per crescere anche sotto l’aspetto della mentalità.”
Il tecnico sottolinea come la pressione accumulata in testa alla classifica abbia inciso: “Giocare sempre con questa pressione non era previsto. Ce la siamo creata restando in alto fin dall’inizio, ma ora dobbiamo capire perché gli altri oggi avevano più fame di noi.”
Pur riconoscendo l’importanza degli infortuni — Olivera, Neres e Mazzocchi sono ai box — Conte non vuole alibi: “A me non interessa cercare scuse. Il problema è più grande degli infortuni. Siamo una squadra che la pagnotta se la deve sudare ogni volta.”
De Laurentiis fa quadrato: “Non ci spaventa un punto in meno”
La sconfitta ha ovviamente creato agitazione nell’ambiente partenopeo, ma il presidente Aurelio De Laurentiis ha subito cercato di ricompattare il gruppo con un messaggio su X: “Non è un punto in meno dall’Inter che ci deve spaventare. Noi siamo una grande squadra, con un grande allenatore. Noi siamo il Napoli. Forza Capitano! Forza Ragazzi!”
Un appoggio pubblico necessario, anche alla luce delle critiche piovute sulla società per il mercato invernale, che ha visto la cessione di Kvaratskhelia senza un sostituto all’altezza. Il georgiano aveva dato qualità e imprevedibilità al reparto offensivo, e la sua partenza ha lasciato un vuoto difficile da colmare.
Il Maradona può essere la svolta
Sabato, contro l’Inter, il Napoli ha l’occasione di riscattarsi subito e di ribaltare nuovamente gli equilibri del campionato. “Il campionato non è finito — ricorda Conte — siamo solo a un punto dall’Inter. Abbiamo recuperato 40 punti rispetto allo scorso anno, e questo è già straordinario. Ma ora serve continuità.”
Il calendario, almeno sulla carta, sorride agli azzurri: tutte le big verranno affrontate in casa, a cominciare proprio dallo scontro diretto di sabato. Un dettaglio non da poco che potrebbe rivelarsi decisivo nella volata finale.
Ma il Napoli deve ritrovare la sua identità, smarrita dopo la chiusura del mercato e gli infortuni che hanno minato gli equilibri della squadra. Solo così potrà ancora sognare il tricolore.
Per ora, come sottolinea Tuttosport, la sensazione è quella di una squadra in bilico tra la rincorsa e il rischio di crollare sotto la pressione. Lo scontro diretto con l’Inter sarà il vero spartiacque.