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Calcio Napoli

Napoli e il Napoli, una sola anima: la Supercoppa come regalo alla città dei 2500 anni

Forse sarà solo una coincidenza, ma il significato va oltre il calendario. La Supercoppa italiana vinta dal Napoli diventa simbolicamente un regalo alla città che celebra i suoi 2500 anni di storia. Un successo che rinsalda ulteriormente un rapporto unico: Napoli e il Napoli, due realtà inseparabili, fuse in un intreccio di passione, sogni, speranze, miracoli e delusioni. Come scrive Angelo Rossi su Il Mattino di Napoli, questa è probabilmente l’unica grande città europea ad avere una sola squadra capace di rappresentarla in modo totale. Il Napoli è Napoli, e Napoli è il Napoli.

Una vittoria così esaltante non poteva che essere salutata con entusiasmo dalle istituzioni. Il neo governatore della Campania, Roberto Fico, ha sottolineato il valore che va oltre il campo: «La vittoria del Napoli nella Supercoppa italiana ci rende fieri e ci emoziona ancora di più nei giorni in cui la città celebra i suoi 2500 anni di storia. Dopo il meraviglioso scudetto, siamo orgogliosi di festeggiare un nuovo risultato che rappresenta un’identità comune tra Napoli e la sua squadra». Parole che Il Mattino di Napoli riporta come testimonianza di un sentimento condiviso ben oltre l’ambito sportivo.

Dal passato glorioso arriva invece un consiglio che guarda al futuro. Corrado Ferlaino, presidente dei primi due scudetti, non nasconde la sua felicità per i trionfi dell’era De Laurentiis: «Quando il Napoli vince, sono felice io e lo è tutta la città. Adesso però provo a lanciare una sfida: conquistare un trofeo internazionale. Le vittorie europee rilanciano Napoli come icona di città-capitale. Quando portammo a casa la Coppa Uefa, il ritorno d’immagine fu incredibile». Un messaggio chiaro, riportato da Angelo Rossi su Il Mattino di Napoli, che invita a completare il percorso di crescita.

La simbiosi tra squadra e città è un concetto caro anche allo scrittore Maurizio de Giovanni, da sempre voce autorevole del tifo azzurro. «Napoli e il Napoli sono una cosa sola – spiega – ed è un fenomeno che si verifica solo qui. La città è in crescita e di questo beneficia anche la squadra. Guardiamo al 2025: scudetto, Supercoppa e imbattibilità casalinga, un dato fortemente simbolico». Secondo de Giovanni, come riporta Il Mattino di Napoli, è quasi impossibile stabilire chi trascini chi: «È una gara bellissima, entrambe le realtà trasmettono percezioni positive. Napoli è una capitale europea, il Napoli è ormai una big consolidata».

Anche dal mondo della giustizia arriva una lettura simile. Carmine Foreste, presidente del Foro napoletano e presenza abituale al Maradona, parla di una simbiosi difficile da spiegare a chi non è nato sotto il Vesuvio: «Il calcio oggi è diventato un’industria complessa, ma Napoli dimostra che un progetto nato qui può essere duraturo e vincente. Non solo nel calcio: la città è viva, cresce e in molti settori è avanti rispetto ad altre realtà». Un passaggio che Il Mattino di Napoli lega alla capacità della città di reinventarsi.

Il cerchio si chiude a Pozzuoli, naturale estensione di Fuorigrotta e terra di forte identità azzurra. Il sindaco Luigi Manzoni racconta un rapporto quotidiano con la squadra: «È come se avessimo adottato il Napoli. Qui vivono alcuni calciatori e il club ha scelto strutture del nostro territorio per i ritiri pre-gara. Pozzuoli è un feudo del tifo azzurro e non vedo grandi differenze tra Napoli e Pozzuoli sotto il colore della maglia».

Come conclude Angelo Rossi su Il Mattino di Napoli, la Supercoppa non è solo un trofeo da aggiungere in bacheca. È il simbolo di una città che si riconosce nella sua squadra e di una squadra che, ancora una volta, racconta Napoli al mondo.

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redazione