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Come riporta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, il giorno dopo il ko di Bologna — la quinta sconfitta stagionale — si è trasformato in una tappa cruciale della stagione del Napoli. E a dettare il tono, ancora una volta, è stato Aurelio De Laurentiis. Su X, il presidente ha spento sul nascere le voci di crisi e le indiscrezioni sulle presunte dimissioni di Antonio Conte: «Leggo sul web la favola delle dimissioni di Conte. Tra me e lui esiste da sempre una sintonia speciale che accomuna uomini che usano le tre “C”: cuore, cazzimma e… gli attributi con la “C”».
Secondo Fabio Mandarini, la società considera chiuso ogni allarme: per il club non esiste alcuna frattura tra Conte e il Napoli, che resta pienamente in corsa sia in Serie A (a soli due punti dalla vetta) sia per il playoff di Champions League. De Laurentiis, nel suo messaggio, ha voluto rimarcare la piena fiducia nel tecnico: «Sono orgoglioso di avere al mio fianco, e al fianco del Napoli e dei calciatori, un uomo vero come Antonio Conte, capace di sacrificare ogni secondo della sua vita per la sua professione. Questa è la garanzia più importante che si possa dare oggi a un club e ai tifosi».
Come racconta il Corriere dello Sport, il direttore sportivo Giovanni Manna ha incontrato ieri a Roma il presidente per un vertice già programmato da tempo, ma inevitabilmente influenzato dal post-Bologna. Durante la riunione, De Laurentiis e Manna hanno parlato al telefono con Conte — a Torino in quelle ore — per ascoltarne le valutazioni e ribadire la fiducia reciproca. Nessuno ha mai pronunciato la parola “dimissioni”: la sintonia tra club e allenatore resta intatta, anche se non mancano i nodi da sciogliere.
Come sottolinea Fabio Mandarini sul quotidiano sportivo, ora la sfida è interna: Conte ha ammesso di non essere ancora riuscito a “entrare nei cuori e nelle teste” dei suoi giocatori, ma ha ribadito che la stagione può essere ancora cambiata. «Siamo in tempo per invertire il trend, se abbiamo voglia di farlo», ha detto dopo la gara del Dall’Ara, chiedendo a tutti di assumersi le proprie responsabilità.
Il tecnico salentino e lo spogliatoio si trovano dunque davanti a un bivio, osserva Mandarini: il Napoli deve ritrovare unità e fame prima che sia troppo tardi. L’assenza di dieci nazionali rimanda il confronto diretto, ma potrebbe anche favorire una riflessione più profonda. Tutto dipenderà da una parola chiave, la stessa ripetuta da Conte: «Voglia».