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Anguissa-OneFootball-Napolipiu.com
Nel suo approfondimento pubblicato dal Corriere dello Sport, Fabio Mandarini descrive un quadro che definire drammatico è poco: per il Napoli arriva un nuovo colpo durissimo, l’ennesimo in una stagione segnata da problemi e incertezze. Anguissa, il perno del centrocampo e una delle colonne della squadra, dovrà restare fermo per oltre due mesi. Una notizia pesantissima che, come ricorda Mandarini, era «tutto, tristemente, previsto».
La diagnosi comunicata dal club è inequivocabile e Mandarini la riporta così sul Corriere dello Sport: «Anguissa, infortunatosi in nazionale, si è sottoposto a esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital che hanno evidenziato una lesione di alto grado del bicipite femorale della coscia sinistra. Il calciatore ha già iniziato l’iter riabilitativo». Un danno muscolare serio, arrivato durante il primo allenamento con il Camerun a Rabat, mentre si preparava alla gara contro la Repubblica del Congo valevole per la qualificazione al Mondiale.
Secondo le proiezioni ricostruite da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, lo stop di dieci settimane terrà Anguissa fuori fino all’inizio del 2026, escludendolo da una serie di partite fondamentali tra campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa. Un’assenza che coinvolge anche la Coppa d’Africa, in programma dal 21 dicembre al 18 gennaio 2026: una competizione che il centrocampista avrebbe disputato proprio nel paese in cui si è infortunato.
Nel dettaglio, spiega Mandarini, il Napoli dovrà fare a meno del suo leader a partire dalla sfida contro l’Atalanta e poi via via con Qarabag, Roma, Cagliari in Coppa Italia, Juventus, Benfica, Udinese, Milan a Riyad e una lunga lista di avversarie fino al Copenaghen, gara che coincide con la proiezione delle dieci settimane di stop. Il recupero resta comunque legato alla risposta individuale alle terapie.
Il quadro delineato da Mandarini sul Corriere dello Sport non lascia spazio a interpretazioni: l’assenza di Anguissa è «pesantissima». Parliamo di uno dei migliori centrocampisti al mondo, insostituibile nell’economia tattica della squadra. I suoi numeri lo confermano: quattro gol e due assist in quindici partite tra campionato e Champions, quattordici delle quali giocate dal primo minuto. Un impatto totale nelle due fasi.
Per il breve periodo, il Napoli ha a disposizione soltanto due soluzioni interne: Elmas oppure Vergara, il giovane del vivaio lanciato da Conte nella prima giornata contro il Sassuolo e poi rimasto ai margini. Ma la sensazione, sottolinea Mandarini, è che a gennaio sarà necessario intervenire sul mercato per arginare una situazione definita una «mazzata» in un momento già colmo di fragilità.