Mister, come fai a lasciarmi a casa: Spalletti convinto | Il posto in nazionale è tutto suo

Spalletti (lapresse) - napolipiu-2

Spalletti (lapresse) - napolipiu-2

Tra sogni mondiali, rimpianti napoletani: il ct si confessa, mentre il giocatore torna a bussare forte alle porte della Nazionale.

Mancano da troppo tempo i Mondiali per l’Italia. Dal 2014, un’assenza che pesa come un macigno sulla storia della Nazionale. E oggi Luciano Spalletti, ct azzurro, lo ripete senza giri di parole: “Siamo consapevoli dell’importanza di queste qualificazioni.” A parlarne è lo stesso commissario tecnico in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove affronta passato, presente e futuro degli Azzurri, senza sottrarsi alle responsabilità.

Nel girone che condurrà a USA-Canada-Messico 2026, l’Italia dovrà fare i conti con un avversario temibile come la Norvegia, ma Spalletti è fiducioso: “Abbiamo qualità, abbiamo voglia. L’eliminazione dagli ultimi Europei ci ha lasciato il segno, ma da lì dobbiamo ripartire”. – ha dichiarato a “Il Corriere della Sera”. E poi, un’ammissione toccante: “Ho caricato troppo i ragazzi, li ho messi davanti alla storia con troppa forza. E la leggerezza è svanita. È colpa mia.”

L’intervista tocca anche corde personali. Spalletti ricorda con emozione lo Scudetto vinto col Napoli: “Ho girato molte città, ma mai visto un popolo così felice e malinconico insieme. Sarò sempre grato a De Laurentiis per quell’esperienza, anche se è finita male”. La ferita è ancora aperta: “Dopo lo Scudetto, il presidente non ha chiamato nessuno. Niente festa sul pullman, niente condivisione con quella gente meravigliosa.”

Un rimpianto che ancora lo accompagna. Ma anche un amore che resta intatto. “Io amo Napoli e il Napoli. Spero che quella città possa continuare a essere felice.” È un ricordo dolceamaro, ma Spalletti lo accetta come parte della sua crescita umana. “In quei giorni ho provato una felicità tremenda, quella che provi quando rendi felici gli altri. Ma l’altro momento più bello sarà quando smetterò: questo lavoro, a volte, toglie il fiato.”

Spalletti studia, il calciatore scalpita

Nel frattempo, Spalletti pensa a chi potrà guidare la difesa azzurra nelle sfide decisive. E tra i candidati torna a far rumore un nome che sembrava tramontato: Francesco Acerbi. Il centrale dell’Inter si è reso protagonista in Champions League con un gol al 93′ contro il Barcellona, segnato – e qui sta il dettaglio curioso – con una scarpa bucata.

Acerbi ha continuato a giocare per tutti i supplementari con quella scarpa malconcia, mentre l’Inter completava l’impresa e volava in finale grazie al sigillo di Frattesi. Una dimostrazione di carattere, resistenza e, forse, anche di destino. E ora, la domanda è lecita: come può Spalletti lasciarlo a casa?

Acerbi (lapresse) - napolipiu
Acerbi (lapresse) – napolipiu

Quel posto in difesa ora ha un nuovo padrone?

La risposta arriverà presto. Spalletti ha sempre ammirato la tenacia dei suoi giocatori, soprattutto quelli che sanno trasformare le difficoltà in occasioni. Acerbi, con il suo gol simbolico e le sue prestazioni da veterano, ha messo in crisi le gerarchie. E mentre l’Italia lotta per ritrovare il Mondiale, c’è chi, come lui, ha già vinto la sua battaglia personale per tornare protagonista.

La Nazionale cerca solidità, esperienza, fame. E magari anche un pizzico di scarpini bucati, simbolo perfetto di chi non molla mai.