Milan-Inter Champions League. La squadra di Simone Inzaghi vince fuori casa per 2-0, ma il risultato poteva essere più largo.
Il Milan senza Leao, fuori per infortunio e con Bennacer costretto alla sostituzione, non riesce a fare grandi cose contro l’Inter. Anzi la squadra nerazzurra è uno schiacciasassi. L’Inter sblocca subito e dopo 8 minuti segna Dzeko, ma al minuto 11 arriva anche il raddoppio con Mkhitaryan. Ma l’Inter è assoluta padrona del campo con Calhanoglu colpisce un palo. Poi l’arbitro prima assegna un rigore a Lautaro e poi il Var lo richiama al monitor e cambia la decisione. A fine primo tempo l’Inter poteva farne almeno quattro di gol.
Ma non cambia la sostanza. Il Milan è squadra senza organizzazione, né idee e quando non puoi fare difesa e contropiede, ma è costretta a giocare non sa bene cosa fare e si perde nella sua manovra con poco senso, che trova sfogo solo in un Paolo di Tonali.
Questa volta nemmeno gli errori arbitrali favoriscono i rossoneri, ricordiamo i sette errori contro il Napoli in Champions League, decisivi per il passaggio del turno. Insomma con un arbitro che non commette errori e senza un uomo importante, come Leao, i rossoneri sono sembrati veramente poca roba.