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Tutto ruota attorno al centrocampo e non potrebbe essere altrimenti. A sottolinearlo è Antonio Di Gennaro, ex centrocampista e oggi voce tecnica di Dazn, intervistato dal Corriere dello Sport in vista della super sfida di San Siro tra Milan e Napoli. L’attenzione sarà tutta sul duello in mediana, con Luka Modric e Stanislav Lobotka pronti a prendersi la scena.
Il croato contro lo slovacco, due interpreti di classe assoluta. «Comunque vada vedremo una regia di grande qualità – ha dichiarato Di Gennaro al Corriere dello Sport –. Hanno visione e tempi di gioco, con qualche differenza. Lobotka ha meno capacità di lancio mentre Modric verticalizza con grande facilità. Lo slovacco gioca più sul corto e riesce comunque a farlo con grande efficacia. Parliamo di due reparti completi in tutto, fisici e dotati di capacità realizzativa».
Il centrocampo come spartiacque dell’equilibrio. «Parliamo di due squadre che subiscono poco, in grado di avere qualità e allo stesso tempo equilibrio – ha aggiunto Di Gennaro al Corriere dello Sport –. Dal centrocampo arriva il filtro necessario, questa prerogativa potrà risultare decisiva in una gara così incerta».
Il quotidiano sportivo ha poi chiesto a Di Gennaro un parallelo tra gli innesti di Rabiot e McTominay. «I rossoneri con il francese hanno portato il livello del centrocampo a quello dei partenopei, acquisendo forza ed esperienza. Il Napoli si porta dietro le certezze acquisite nel campionato scorso, ma la mossa di spostare lo scozzese sulla sinistra si è rivelata decisiva, diventando un uomo offensivo in più che va a inserirsi e concludere».
Lo sguardo si allarga ai fuoriclasse arrivati in Serie A. «Ciò che colpisce di Modric e De Bruyne è la loro umiltà – ha raccontato ancora al Corriere dello Sport –. Ci mettono passione, voglia e la capacità di essere sempre nelle migliori condizioni. Sono campioni che migliorano il nostro campionato e i loro compagni, come lo facevano ai miei tempi Rummenigge, Platini, Maradona e Zico».
Sulla possibilità che la partita venga imbrigliata dai tatticismi, Di Gennaro non ha dubbi: «Non escludo che una gara così alla fine possa essere decisa da una palla inattiva. Siamo all’inizio della stagione, speriamo le squadre vogliano creare spettacolo perché i mezzi per farlo ci sono. Non mi aspetto troppe marcature a uomo. Oggi trovare qualcuno che dribbla e va via non è semplice e lo dimostra il lungo inseguimento a Lookman da parte dell’Inter».
Infine, un pensiero sull’età e sui giovani talenti. «La semplicità e la capacità di leggere le partite fanno la differenza quando sei così esperto. Quelle di calciatori come De Bruyne e Modric sono caratteristiche innate perché la personalità non si allena. Ai giovani, comunque, gli esempi non mancano. Penso a Ricci, che può imparare tanto da Modric. Io stesso giocavo dietro ad Antognoni ed era un piacere crescere con lui come riferimento».
Un’analisi lucida e dettagliata quella di Di Gennaro, raccolta dal Corriere dello Sport, che individua nel centrocampo il cuore pulsante di Milan-Napoli.